Peste suina: nel Lodigiano abbattuti 29 cinghiali per i controlli. Primi casi nel Milanese
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Sono 29 i cinghiali abbattuti da inizio marzo in provincia di Lodi nell’ambito dei controlli per la peste suina africana, restano sempre 22 i Comuni del Lodigiano inseriti nella prima fascia di restrizione, una zona cuscinetto per tamponare la diffusione della malattia, presente nel Pavese e da pochi giorni rilevata anche nel Milanese. I dati sono emersi nel corso del tavolo di coordinamento che si è tenuto lunedì mattina in Prefettura di Lodi e che ha visto convocati tutti i soggetti coinvolti in prima persona, la Provincia di Lodi, Ats Città Metropolitana, Regione Lombardia e le forze dell’ordine, a partire dai carabinieri forestali. La riunione è servita soprattutto per confrontarsi e migliorare le procedure di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti, al tempo stesso ragionando anche su come arrivare alla popolazione. Le attività di prevenzione sul cinghiale contemplano uscite di ricerca carcasse su segnalazione, ma anche battute per il prelievo degli animali. I gruppi di selecontrollori hanno effettuato due uscite settimanali nella prima fase, poi un’uscita ogni settimana, a volte anche in orari serali, e si proseguirà anche nei prossimi mesi. A oggi i cinghiali abbattuti nell’ambito di questi controlli sono stati 29 da inizio marzo. In nessuno dei prelievi effettuati e nemmeno sulle carcasse rinvenute è stata trovata traccia di positività alla Peste Suina Africana.
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