Piove in classe, medie in ginocchio
Aule allagate a una settimana dalle lezioni
A una settimana dall’inizio delle lezioni, nell’ala delle scuole medie del plesso Duca degli Abruzzi di Borghetto, piove nelle aule: la sala della presidenza e l’aula insegnanti al piano terra, il laboratorio artistico e l’aula di informatica, con tutto il tratto di corridoio tra i due ambienti, sono andati sott’acqua lunedì e in parte ieri.
In queste sale e aule i muri presentano ampie chiazze d’umidità, in alcuni casi anche in corrispondenza del contatore dell’impianto elettrico e delle prese, nella sala insegnanti ancora ieri nel primo pomeriggio cadevano con costanza delle gocce d’acqua dal soffitto, mentre al piano superiore lunedì si è dovuto prosciugare il corridoio e mettere stracci alle fessure delle porte d’ingresso per mitigare i danni.
Che comunque ci sono stati, soprattutto in aula insegnanti, con un banco che ha visto la formica della copertura sollevarsi per l’umidità e un computer finito sott’acqua e ora a rischio funzionamento. Ancora ieri si aspettava che asciugasse completamente prima di verificarne la possibilità di utilizzo, mentre la tastiera gocciolava copiosamente.
A scuola nessuno vuole fare polemica, ma il disappunto è palpabile e la dirigente spiega anche il perché: «La situazione è questa ormai da almeno due anni, sono già capitati episodi del genere - dice il dirigente Pasqualina Lucini Paioni -. Dispiace in particolare perché abbiamo sistemato l’aula insegnanti con tanto lavoro volontario e oggi ci ritroviamo con la sala mezza allagata, e per giunta è stato forse danneggiato il computer migliore che c’era. Non si fa una colpa a nessuno, ma non ci fa piacere subire questi allagamenti».
Il problema è strutturale e l’amministrazione ne è consapevole. «Purtroppo può capitare di avere qualche inconveniente - spiega l’assessore ai lavori pubblici Teresa Negretti -. Le canaline di scolo corrono dentro le mura e si intasano facilmente di foglie e piume d’uccelli a fronte di periodi di lunga siccità come questo. Su una parte dell’edificio siamo intervenuti portando fuori i canali, sull’altra dobbiamo ancora farlo. Ogni anno facciamo la manutenzione ordinaria e sappiamo che ci sono diversi interventi straordinari da fare: investiamo tanto ma non possiamo arrivare a tutto. Quando le risorse lo consentiranno risolveremo la questione in modo definitivo».
Andrea Bagatta
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