A soli due mesi dall’inizio del 2011 sono già 22 i capoluoghi del Belpaese che hanno superato i 35 giorni di sforamento del Pm10 consentito per legge. Lodi si pone esattamente a quota 35 giorni. La notizia è stata diffusa da Legambiente e si basa su dati Arpa.Tra le città assediate dalle polveri fini troviamo nelle prime posizioni molti capoluoghi dell’area padana: 8 addirittura nei primi 10 posti e 18 tra le 22 che già ad oggi hanno sforato il limite di legge. La maglia nera va a Milano, che quest’anno sta vivendo una vera emergenza smog: i superamenti ad oggi sono 56. Subito sotto Torino (54), Brescia e Monza (51). Tra i capoluoghi lombardi la classifica negativa vede poi Mantova (45 giorni sopra i limiti), Lecco (41), Varese (40), Bergamo (39), Cremona (37) e Como (36). Lodi e Pavia si trovano insieme a quota 35 giorni. In realtà il conteggio di Legambiente si ferma a martedì 8, ma Lodi era sopra i limiti anche ieri, quando la centralina di viale Vignati ha registrato un valore di 70 milligrammi per metro cubo (il valore limite per le polveri sottili è di 50 milligrammi per metro cubo). Quindi la città del Barbarossa è diventata “fuorilegge” proprio oggi. Va specificato che a Lodi il sistema di rilevazione dei dati sull’inquinamento atmosferico è basato sulla presenza di due centraline, una cosiddetta di “traffico”, in viale Vignati (a cui si riferiscono i dati riportati), e l’altra cosiddetta di “media urbana”, in via Vittime della Violenza, posta in un’area residenziale periferica (qui dall’inizio dell'anno i superamenti sono stati 28).
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