Il governo non è commissariato dai renziani e dopo le primarie del Pd l’esecutivo non ha una aspettativa di vita ridotta. Lo ha affermato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a margine della sua visita alla Zucchetti di Lodi. «Assolutamente no, noi facciamo bene il nostro lavoro, il dialogo con palazzo Chigi c’è sempre stato naturalmente, prima di andare in Consiglio dei ministri gli atti hanno per regola consolidata dei passaggi - ha replicato il ministro a chi gli ha chiesto un commento sugli effetti sull’esecutivo della cosiddetta circolare Boschi e delle prospettate riunioni settimanali con ministri e capigruppo -. Non credo che queste cose siano in fase di cambiamento. Questo è lo stato delle cose».
Ai cronisti che gli hanno chiesto se l’aspettativa di vita del governo, dopo le primarie del Pd, si è ridotta, Poletti si è limitato a replicare: «Direi proprio di no».
L’anticipo pensionistico (Ape) «partirà in questi giorni» e chi ha maturato i requisiti dal primo di maggio ha maturato il diritto «anche se presenta la domanda una settimana dopo, non cambia niente». Così Giuliano Poletti, ministro del lavoro, a margine della visita alla Zucchetti di Lodi. «E’ arrivato il parere del Consiglio di Stato e a Palazzo Chigi abbiamo predisposto i cambiamenti che sono necessari. Consegneremo l’esito finale alla Corte dei conti».
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