Professori ridotti a “volontari”
I fondi di istituto risultano ridotti di oltre il 50 per cento, i soldi per i supplenti a gennaio sono già esauriti
Fondi di istituto crollati sotto il peso dei tagli del governo. I coordinatori di classe non prendono più neanche un euro, mentre i responsabili di plesso e i docenti che si occupano dei progetti extra, dall’informatica alle lingue, si ritrovano per lo più a fare i volontari. Per non parlare dei professori che accompagnano i ragazzi in gita o dei supplenti che lavorano senza mai prendere la busta paga. La situazione già drammatica lo scorso anno, è peggiorata ulteriormente. E i professori sono infuriati. «Davanti all’opinione pubblica - lamenta il referente della Cisl Francesco Zanaboni -, i docenti sono quelli con una montagna di benefici, ma non è così. Le attività sono numerose. Adesso si sono aggiunti anche i ragazzi con i bisogni educativi speciali che necessitano di piani di programmazione individuali. Chi si occupa dell’handicap, 5 anni fa aveva 100 ore pagate, adesso ne ha 20. Il fondo d’istituto, rispetto a 5 anni fa, è stato ridotto del 30 per cento, eppure le scuole continuano a lavorare come prima. Gli insegnanti che hanno fatto le supplenze lo scorso anno non sono stati pagati. Lavorano nella speranza che i soldi ci siano, ma poi non arrivano». A Comazzo, martedì, su 5 classi, c’erano 3 professori ammalati, la scuola ha dovuto fare i salti mortali per accorpare gli studenti. A Codogno hanno fatto addirittura un piano per la suddivisione delle supplenze. «Sono amareggiato - dice Enzo Pallotti, coordinatore di classe alla media Ada Negri, esponente della Cisl -. Due anni fa ci pagavano 25 ore di servizio, l’anno scorso le hanno ridotte a 17 e quest’anno i coordinatori di classe non prendono più un euro. I tagli hanno riguardato anche i docenti che svolgono funzioni strumentali. Nella nostra scuola, per esempio, siamo in 8. Ci pagheranno 30 ore a 17,50 euro lordi all’ora. Io ne ho già fatte almeno 60 e me ne mancheranno circa 40. Alcuni colleghi preferiscono fare i volontari in parrocchia, perché dicono, fare i volontari a scuola quando lo Stato butta via un sacco di milioni in sommergibili, non è giusto. Faremo il minimo indispensabile. La scuola sarà meno bella, ma la gente si renderà conto di cosa succede. L’anno prossimo quando si romperà un computer dovranno chiamare un tecnico esterno e pagarlo. Per le supplenze hanno detto che ci retribuiscono 74 ore, ma noi le abbiamo già esaurite». D’accordo con lui, la vice preside del comprensivo Lodi 1 Mina Zanoni. «L’anno scorso - dice - il fondo era di oltre 100mila euro lordi, quest’anno è stato di 43mila. Per le funzioni strumentali i fondi sono passati da 6500 a 4500. Per i bidelli le risorse sono andate da 7mila a 4 mila. Un disastro, basti pensare alle gite. I docenti accompagnano i ragazzi, con tutte le responsabilità che questo comporta, e non sono nemmeno pagati.
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