
Pronti, partenza... si riaccendono le caldaie: «Temperatura in casa a 19 gradi»
L’APPELLO L’assessore comunale all’ambiente Caserini invita i cittadini di Lodi (e non solo) a rispettare le regole, «un gesto di responsabilità collettiva»
«Rispettare le regole su temperature e impianti di riscaldamento non è un solo un obbligo, ma un gesto di responsabilità collettiva». E quindi «mantenere gli ambienti domestici a 19° gradi centigradi (con una tolleranza di 2°C) e non utilizzare apparecchi a legna inquinanti significa contribuire concretamente a ridurre le emissioni di gas nocivi e climalteranti. È un’azione semplice, che fa bene alla salute e al clima».
Al via la nuova “stagione termica”, l’assessore all’ambiente e all’azione sul clima del Comune di Lodi Stefano Caserini lancia un appello alla cittadinanza. Il focus è tutto indirizzato al rispetto delle regole regionali in materia di riscaldamento domestico, ricordando che Lodi è classificata da Regione Lombardia in una fascia con norme stringenti per la tutela della qualità dell’aria. «Viviamo in un territorio dove l’inquinamento atmosferico è ancora una criticità, nonostante gli indubbi miglioramenti» sottolinea l’assessore Caserini, che in questo quadro lancia l’appello ai cittadini sul rispetto delle regole su temperature e impianti di riscaldamento, ricordando appunto che non è solo un obbligo, ma «un gesto di responsabilità collettiva».
La collocazione di Lodi nella fascia regionale delle aree più urbanizzate e dei capoluoghi di provincia, più esposte al rischio di superamento dei valori limite di Pm10 e biossido di azoto, implica l’applicazione dei limiti regionali su rendimento energetico, classi ambientali e divieti stagionali per gli impianti termici, come stabiliti da Regione Lombardia. E questo, come ricorda sempre il Comune di Lodi, riguarda non solo le caldaie a gas, ma anche gli apparecchi a legna. Secondo i dati di Arpa Lombardia, infatti, una quota rilevante delle emissioni di polveri fini (Pm10) in città deriva ancora dall’uso di vecchi apparecchi a legna obsoleti, motivo per cui le norme regionali impongono il divieto di installazione di generatori a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori alla classe 4 stelle e anche il divieto di utilizzo di apparecchi con meno di 2 stelle, come camini aperti e stufe tradizionali. Obbligatorio anche bruciare solo legna e pellet certificati e in apparecchi ad alta efficienza, mentre è severamente vietato bruciare materiali come carta, cartone, cassette di legno o plastiche, che rilasciano sostanze tossiche.
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