Razzia di computer al Clerici

Hanno sfondato addirittura un muro per entrare nella scuola e fare razzia di computer, ma questa volta i ladri sono rimasti (quasi) a bocca asciutta.

Nel mirino, per l’ennesima volta, è finito l’istituto professionale Luigi Clerici di via Paolo Gorini, anche se a “pagare le spese” dell’incursione notturna è stata anche la vicina scuola media Ada Negri. Il furto è stato scoperto ieri mattina e il dirigente ha chiamato la polizia, arrivata sul posto con una volante e gli uomini della Scientifica per i rilievi.

L’obiettivo dei malviventi era la sala computer, già razziata in passato: non potevano sapere che i docenti ora mettono al sicuro tutti i pc portatili prima di lasciare l’istituto, e così non li hanno trovati.

Lunedì notte, quindi, c’è stata la tentata razzia. I ladri (quasi sicuramente più di uno) sono arrivati al Clerici dal retro, passando attraverso la vegetazione che divide la scuola con via Secondo Cremonesi. Per prima cosa, quindi, sono saliti su un terrazzo esterno e poi hanno spaccato una finestra dell’Ada Negri per entrare nella scuola: probabilmente hanno agito così perché la finestra dell’aula computer era “protetta” da una inferriata e così hanno deciso di passare da quella a fianco.

Una volta nel corridoio, si sono trovati davanti un muro in cartongesso che divideva le due scuole. Hanno sfondato anche quello, usando gli attrezzi trovati nel cantiere presente nell’istituto, e subito dopo sono entrati nella sala computer. Ma lì, dopo tanto “lavoro”, hanno trovato l’amara sorpresa: i computer infatti non c’erano, a parte forse uno lasciato sui tavoli, e così sono rimasti a mani vuote. Ieri comunque la scuola ha fatto un inventario, il dirigente non ha voluto commentare l’episodio.

Già nel 2009 tutti i computer del Clerici erano stati rubati, mentre in seguito c’erano stati altri furti, anche se minori. Nel frattempo sono state prese delle precauzioni, come le sbarre alla finestra e la cura di nascondere i pc durante la notte. Questo, almeno, ha limitato i danni, anche se ieri mattina le prime persone entrate nella scuola hanno trovato una scena di devastazione, con macerie ovunque nel corridoio, un muro abbattuto e una finestra rotta.

Le indagini ora sono affidate alla questura. Gli agenti hanno trovato vicino al muro gli attrezzi usati per demolirlo, tutti impolverati, ma sopra sembra che non ci fosse nemmeno una impronta: evidentemente i ladri avevano usato i guanti.

Davide Cagnola

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