
Rebus sul futuro della raccolta rifiuti a Lodi: «Si attende l’esito dell’udienza al Tar»
CONTENZIOSO Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale è previsto dopo il 23 gennaio, la comunicazione del sindaco
L’ultimo atto risale a fine dicembre, con il rinnovo dell’ordinanza “contingibile e urgente” per garantire in via straordinaria il servizio essenziale di raccolta rifiuti in città per i prossimi sei mesi. Un atto “gemello” a quello già adottato a luglio, subito dopo la cessazione del contratto con Aprica spa. La data “x”, per capire in che direzione si andrà per affrontare il rebus del servizio di igiene urbana, è fissata a stretto giro, il prossimo 23 gennaio, al Tar della Lombardia. Inizio anno all’insegna dell’attesa su partita delicata e centrale nella vita amministrativa, come quella del servizio rifiuti.
Il “terremoto” risale al giugno scorso quando, con la determinazione dirigenziale 578 del 5 giugno, Palazzo Broletto - dopo una disamina degli uffici - ha preso atto della cessazione “ipso iure” (quindi per effetto di una norma di legge) del contratto oggi con Aprica spa, per effetto delle evoluzioni normative rispetto al contesto originario, dato che il contratto di servizio era stato sottoscritto con Astem spa (nel 1999 e poi nel 2001), configurandosi come un affidamento in house.
A questi atti erano poi seguiti cessioni ed evoluzioni societarie fino all’acquisizione di Linea Gestione da parte di Lgh spa, dal 2016 sotto il controllo di A2A. Un quadro che, secondo gli approfondimenti degli uffici, non rende coerente l’affidamento con la normativa e ha portato all’atto di cessazione; poi contestato da Aprica spa al Tar della Lombardia, che ha presentato ricorso anche contro l’ordinanza per garantire il servizio.
L’udienza di merito è fissata per il prossimo 23 gennaio e dell’ordinanza ha dato notizia anche il sindaco Andrea Furegato nell’ultimo consiglio comunale. «Siamo in questo momento di contenzioso amministrativo con l’udienza fissata il 23 gennaio, ma dobbiamo garantire il servizio di igiene urbana, pena una serie di problemi, in primis di carattere igienico sanitario - ha detto il sindaco in aula - : avevamo già fatto già fatto un’ordinanza il primo luglio, che con questo atto viene prorogata di altri sei mesi. A seguito dell’esito del contenzioso, si valuterà il da farsi. Se il Tar darà ragione all’azienda il servizio continuerà, altrimenti bisognerà coinvolgere tutta l’amministrazione comunale, compreso il consiglio comunale, per quelle che saranno le decisioni in merito al servizio di igiene urbana».
Sul tema in aula era intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Stefano Caserini, per ribadire «che il 23 gennaio è attesa una decisione molto importante che dovrà delineare come dovrà essere gestito il servizio in futuro e individuare le procedure».
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