Record di positivi al Covid, ma sono meno gravi

In sette giorni 5.210 nel Lodigiano e 4.019 nel Sudmilano

Non c’è nessun comune del Lodigiano e del Sudmilano che non abbia avuto almeno un positivo al tampone per il virus del Covid-19 nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio - ma ormai di paesi Covid-free non ce n’erano più dal 20 dicembre. Pubblichiamo oggi sul giornale cartaceo i dati del totale dei tamponi positivi della settimana scorsa per ogni comune della provincia di Lodi e in quelli del Sudmilano seguiti dalle cronache del Cittadino. E sono numeri che non si erano mai visti nelle precedenti 3 (o 4 contando anche quella limitata dell’estate scorsa) ondate di Covid-19 in Italia. Il numero di ricoveri al giorno nel territorio Ats si è però fermato a 170 tra Natale e Capodanno, con un calo nelle giornate successive, mentre a fine novembre 2020 aveva superato i 500 ingressi giornalieri negli ospedali del Lodigiano e del Milanese. Il dato dei residenti, prima colonna, è riferito al 31 dicembre 2020. Quello dell’incidenza, seconda colonna, è elaborato dall’Ats Città Metropolitana, fonte di questi dati epidemiologici, riferendo le nuove positività a una proiezione per 100mila abitanti, ed è il valore standard che compare anche nei criteri governativi per la “zona rossa”, che scatta oltre i 250 nuovi casi settimanali per 250 abitanti. Ma assieme a una ventina di altri parametri tra i quali quelli più a rischio attualmente riguardano l’occupazione da parte di pazienti Covid dei reparti ospedalieri ordinari e di terapia intensiva. Nella terza colonna c’è il numero totale dei nuovi positivi della settimana ricavato dall’incidenza. Tenendo conto che nei piccoli comuni bastano un positivo in più o in meno per variare l’incidenza, in linea generale emerge che comuni che erano stati i primi ad avere incidenza elevata a metà dicembre sono ora rientrati nella media, e che ci sono variazioni fino a tre grandezze.

VERSO IL PICCO

Tenuto conto che ogni fine settimana, ogni festivo e prefestivo comportano una diminuzione del numero dei tamponi, fino al 75%, servirà ancora qualche giorno per capire quanto siamo vicini al picco epidemico. L’Ats sta tracciando una diminuzione netta del parametro “data sintomi”, ricavato da interviste ai tamponati positivi, che ha collocato un picco di 6.800 al 28 dicembre e un ultimo valore calcolato di 1.200 nuovi sintomatici il 2 gennaio. Un valore provvisorio ma in linea con il calo confermato dei giorni precedenti.

L’INCOGNITA OMICRON

Sempre più esperti ritengono che tra i fattori che comportano molti più contagi ci sia la variante Omicron, che determinerebbe sintomi meno gravi, ulteriormente mitigati dall’elevata percentuale di vaccinati. Omicron è già stata trovata, da metà dicembre, negli scarichi di Milano, manca per ora uno studio simile su Lodi.

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