Renzi battutto da Bersani, ma si va al ballottaggio. In provincia di Lodi e nel Sudmilano si conferma la situazione nazionale, con il segretario del Pd poco prima delle 23, al 44,5 e il sindaco di Firenze al 36,5.
Le primarie del centrosinistra hanno fatto registrare un vero e proprio boom di affluenza alle urne, superando di molto l’afflusso delle ultime votazioni. Domenica prossima 2 dicembre il popolo del centrosinistra tornerà ai seggi per decidere il suo candidato premier.
In provincia di Lodi Bersani ha raccolto il 47, 50 per cento dei voti (4.816), contro il 38,08 del sindaco di Firenze (3.861). Nichi Vendola ha raggiunto l’11,03 per cento e 1.118 voti, mentre per Laura Puppato e Bruno Tabacci sono rimasti rispettivamente il 2,38 per cento (241) e lo 0,99 (100).
Anche nel Lodigiano l’affluenza è stato un vero e proprio boom: in 10.150 sono andati ai seggi contro i 9.093 delle primarie 2009.
Anche nei piccoli centri la partecipazione è stata di massa. A Lodi Vecchio, per esempio, la città del sindaco Giancarlo Cordoni, alle 17,20 erano già andate a votare 580 persone, contro le 460 della volta precedente.
Qui Bersani ha ottenuto il 47,79 per cento dei voti contro il 41,32 di Renzi.
A Lodi Bersani ha raccolto 100 voti in più rispetto a quelli di Renzi e anche a Tavazzano e Casale è stato il segretario a ottenere il maggior numero di consensi. A Sant’Angelo, invece, il rottamatore ha vinto per un soffio, portando a casa 7 voti in più, 114 contro 107. Il segretario del Pd Mauro Soldati è soddisfatto: «Ringrazio tutti di cuore - commenta -. Abbiamo messo in campo 400 persone. Hanno fatto un lavoro davvero prezioso. Sono molto soddisfatto anche per l’affluenza. Il dato ha indicato che le primarie sono una scelta preziosa e importante».
A San Donato, dove l’affluenza è diventata sempre più alta nelle ore serali, il segretario del Pd ha preso il 48,18 per cento dei voti, cioè 1.079 voti, contro il 36,73 del rottamatore (897). Vendola ha portato a casa il 14 per cento (343), Puppato il 3,7 (91) e Tabacci l’1,3 (32). Il primo cittadino toscano ha vinto, invece, nelle frazioni Poasco e Sorigherio.
In totale a recarsi alle urne, a San Donato, sono state 2.444 persone (2 le schede nulle) contro le competizioni per le comunali dello scorso maggio dove i votanti si erano fermati a 2.166. Parole di soddisfazione arrivano dal segretario della coalizione Andrea Pasqualini: «Questa volta - dice - ha vinto la partecipazione. Il centrosinistra ha raccolto un risultato da record».
Anche Melegnano si è rivelata specchio perfetto dell’Italia nell’incoronare l’ uomo in fuga al primo turno delle primarie Pd: Bersani ha avuto, infatti, 405 voti, il 44,5 per cento, la percentuale assegnata al segretario uscente già dai primi exit poll delle 21. Più alto il plebiscito “bersaniano” a San Giuliano: 703 voti, oltre la maggioranza assoluta con il 51 per cento. A Melegnano al secondo posto dopo il 44 per cento del segretario Pd c’è Matteo Renzi, 286 schede, 32 per cento circa; terzo Nichi Vendola, 180 voti per il leader Sel che con il 19,5 va 3 punti avanti il dato nazionale, ma resta piuttosto sotto i due al ballottaggio. Laura Puppato all’ombra del castello Mediceo ha 23 voti, il 2,5, e chiude Bruno Tabacci con 16 consensi e l’1,7 delle valide in percentuale.
A Melegnano l’appuntamento con le primarie di coalizione è stato fatto proprio da 911 elettori del centrosinistra che si sono dichiarati tali con la registrazione al seggio. La divisione è leggermente a favore dei maschi: 463 a 458. Rispetto alle primarie per l’indicazione del candidato sindaco sei mesi fa, vinte da Pietro Mezzi, l’affluenza manca di circa 300 votanti.
Il risultato in termini di partecipazione è comunque molto buono, considerando che la federazione metropolitana del Partito democratico aveva consegnato ai due seggi riuniti presso il comune 1200 schede. Difficili da fare i confronti fra queste primarie e altri turni elettorali in termini di “termometro politico” locale. Alle ultime comunali (primo turno: sindaco al ballottaggio Vito Bellomo) Sinistra ecologia e libertà ebbe 779 consensi; il Pd 1572 e la lista di ispirazione di centrosinistra “Melegnano in comune” 341.
A San Giuliano la forbice Bersani-Renzi appare più marcata: il primo dei due al ballottaggio ha 703 voti su 1368 totali (51 per cento); il sindaco di Firenze 355 (25 per cento); Vendola è molto alto (21 per cento), mentre a Puppato (1 per cento, 14 schede) e Tabacci (6 voti, 0,4 per cento) restano proprio i millesimali.
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