Resta aperto il “rebus” Faustina

Ampliare la rotonda oppure costruire un viadotto?

Nel “calderone” chiamato viabilità ci sono le opere pubbliche, i problemi del traffico e la cosiddetta mobilità sostenibile. Se per un momento ci si concentra sui grandi interventi, all’ordine del giorno c’è ancora una questione da risolvere: lo snodo della Faustina. Ampliare la rotonda oppure costruire un viadotto a scavalco? Dipende anche dalle risorse a disposizione. Prima di dire addio alla città di Lodi, la giunta Guerini ha incaricato la società Errevia Srl di realizzare uno studio di fattibilità per adeguare lo svincolo che si affaccia sulla tangenziale. L’obiettivo è quello di presentare all’Anas un’analisi dettagliata della situazione per poi prendere una decisione.

In base a quanto emerso, l’ampliamento della rotatoria sarebbe l’intervento più economico (il costo preventivo è inferiore a 500mila euro), ma i tempi di attraversamento dell’intersezione sarebbero destinati ad aumentare, perché ad avere la precedenza sarebbero i veicoli in transito dalla rotonda e non più quelli sulla tangenziale. La nascita di un viadotto a scavalco, invece, richiederebbe una spesa di oltre 12 milioni di euro ma garantirebbe più sicurezza, oltre allo snellimento del traffico. L’opera darebbe continuità ai veicoli in transito sulla tangenziale attraverso il viadotto, proprio come accade in corrispondenza dello svincolo con l’ex statale 235 (in corrispondenza di Zii Gaetano), mentre la rotatoria a raso consentirebbe l’interscambio con la provinciale 23, la viabilità urbana e l’innesto verso la provinciale 107 per Livraga.

Nel cuore di Lodi, invece, il traffico delle ore di punta, quasi sempre destinato a trasformarsi in un vero e proprio “tappo” sull’asse viale Vignati, Belfagor e Porta Cremona, è una delle questioni che sta a cuore a molti lodigiani. A complicare la situazione è soprattutto la presenza massiccia degli autobus, anche perché il nuovo terminal bus non è sempre utilizzato dai mezzi pubblici: c’è chi nonostante tutto preferisce passare per il centro storico invece di dirigersi verso via Sforza.

Il Broletto aveva lanciato il progetto “Lodi Sicura”, per il quale aveva ricevuto un contributo di 400mila euro grazie ai fondi del Piano nazionale per la sicurezza stradale. Uno stanziamento destinato a coprire il 50 per cento del fabbisogno finanziario complessivo, pari a 890mila euro.

Il piano prevede una serie di interventi che coinvolgono alcune zone del capoluogo: San Grato, Borga Adda, ospedale Maggiore, corso Mazzini, centro storico, via Lodivecchio, viale Milano.

A questo proposito, la nota più dolente sembrerebbe essere rappresentata dalla messa in sicurezza della pista ciclabile di viale Milano, spesso occupata da macchine o camion, e, soprattutto, il prolungamento della pista fino al cavalcavia di San Grato, con la costruzione di una passerella ciclopedonale di attraversamento della tangenziale. Oggi, infatti, il collegamento tra viale Milano e il polo produttivo che ospita anche il centro fieristico è garantito da un cavalcavia a due corsie dove ciclisti e pedoni non sono in sicurezza.

Al centro dell’attenzione c’è anche la zona dell’ospedale Maggiore. Il progetto prevede la nascita di una rotonda in Largo Donatori del Sangue, per regolare meglio le intersezioni con via Secondo Cremonesi, via Morti della Barbina, via Massena, via Mosè Bianchi e via Borgo Adda, separando i flussi di traffico e mettendo in sicurezza gli attraversamenti.

Un appunto finale è riservato a via Lodivecchio, dove il Comune prevede di separare fisicamente i ciclisti dal resto della carreggiata in corrispondenza dell’ufficio postale. Si tratta di uno dei punti più a rischio, teatro di numerosi incidenti, dove nonostante la realizzazione di due ciclabili la pericolosità degli incroci è evidente.

LE SFIDE DEL SINDACO - Nel “calderone” chiamato viabilità ci sono le opere pubbliche, i problemi del traffico e la cosiddetta mobilità sostenibile. Se per un momento ci si concentra sui grandi interventi, all’ordine del giorno c’è ancora una questione da risolvere: lo snodo della Faustina

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