
Restyling arredi urbani: «Disagi al commercio»
LODI «Ruspe in azione accanto ai tavolini nel periodo in cui i bar operano all’esterno»
L’addio ai ciottoli e al misto cemento alla base della grande quercia è già realtà. E lo è anche la posa dei nuovi elementi che vanno a comporre una sorta di nuova maxi-seduta, destinata a diventare un punto di ritrovo. Cambia volto il centro storico con i lavori di restyling degli arredi urbani finanziati dai fondi regionali per il Duc, partiti - per la fase uno, in agenda fino al prossimo 9 giugno - da corso Umberto. E con l’entrata nel vivo delle operazioni arrivano anche i rilievi critici, in questo caso dalla politica e dalla Lega in particolare, perché «i fondi erano stati già ottenuti dalla precedente amministrazione e si è scelto il mese di maggio per procedere, proprio quando si crea un danno alle attività che operano con i tavoli e sedute all’aperto».
Fanno discutere i lavori per mettere ordine e potenziare l’immagine del centro storico, all’interno del perimetro del Distretto urbano del commercio, meglio noto come Duc. La prima fase di lavori porterà a regime il corso Umberto alla creazione - già visibile - della nuova area di ritrovo nei pressi della quercia, ma anche al posizionamento, nei pressi della chiesa di San Filippo, di altre quattro sedute e alla creazione di una nuova aiuola nei pressi di Palazzo Galeano, dove si lavorava ieri mattina. E sulle operazioni in corso, ieri, è arrivata la voce critica della Lega. «Il bando regionale, al quale la passata amministrazione cittadina aveva partecipato, portando a casa ingenti somme per Lodi, nasceva dalla volontà di dare uniformità all’arredo urbano di alcune vie del centro storico di Lodi e creare spazi di aggregazione fruibili da cittadini e visitatori attraverso nuove sedute corredate da nuove opere a verde, che portassero altresì un valore aggiunto agli esercizi commerciali - interviene Eleonora Ferri per il gruppo Lega - : troviamo paradossale come Furegato abbia portato avanti il progetto esecutivo, poiché ciò che doveva essere vantaggioso per il commercio, ad oggi in corso Umberto porta solo disagi, a fronte del fatto che i lavori sono iniziati del periodo della primavera, quando bar e ristoranti iniziano a svolgere la propria attività anche all’esterno». I cantieri, aggiunge la Lega, «impediscono o limitano, dato che alcune attività hanno le ruspe accanto ai tavoli, la possibilità di avere un plateatico dove posizionare sedute e ci auguriamo che gli scavi radicali non provochino danni alla quercia, come stanno ipotizzando molti lodigiani. Il sindaco Furegato, ed il suo assessore ai lavori pubblici Scotti, hanno dato l’ennesima riprova di amministrare con pressappochismo e superficialità».
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