Rifiuti, la città è sotto assedio

Discariche a cielo aperto in tutti i quartieri

La città del Barbarossa è sotto assedio: tutti i quartieri sono disseminati di rifiuti rigorosamente ingombranti. E abbandonati per la strada, spesso vicino ai cassonetti per la raccolta differenziata. A nulla è servito l’appello dell’Astem, lanciato non più tardi di due settimane fa; gli operatori avevano lamentato l’eccessiva presenza di sporcizia ed elettrodomestici per le vie del capoluogo e avevano chiesto ai cittadini una maggiore collaborazione.

Ad agosto la situazione non solo è peggiorata, ma sembra essere decisamente precipitata. I lodigiani in ferie, a quanto pare, hanno approfittato del tempo libero per pitturare le mura di casa e cambiare l’arredamento, lo dimostra la mole di materiale sparso qua e là per tutta Lodi. Salvo poi “parcheggiare” sull’asfalto mobili e armadi.

Il caso più eclatante è la discarica a cielo aperto in via del Costino, dove tra la strada sterrata e il fosso è stata scaricata una vera e propria montagna di materiale elettronico: un condizionatore, forse una stufa, dei computer e diversi tubi, è difficile decifrare i resti tra plastica e acciaio. A giudicare dalla quantità dei rifiuti, un furgone deve essere passato da queste parti per scaricare di nascosto il tutto.

Sembra quasi incredibile, eppure nella maggior parte delle vie di Lodi si scoprono brutte sorprese: sedie, sdraio e ombrellone in piazza Gobetti, molle e materasso in viale Pavia, un altro materasso in via Sant’Angelo. Via Sforza è costellata di latte per vernici, via Fè nasconde tra sacchi e cartacce persino un forno, via Genova un passeggino.

In piazza Martiri della Libertà, nel parcheggio, il colpo d’occhio ha dell’incredibile: uno vicino all’altro spuntano un frigo, un triciclo, uno stendi biancheria, delle coperte e alcune ante dell’armadio.

Un residente di via Lodi Vecchio ha immortalato la sporcizia in alcuni scatti per poi inviarli alla redazione, facendo un puntuale inventario della sua scoperta: «Qualche bel furbetto - scrive il cittadino indignato -, approfittando dell’oscurità e della strada chiusa, ha pensato bene di “appoggiare momentaneamente” a fianco dei bidoni posti di fronte all’Istituto Calam, rispettivamente 2 cassette di legno di quelle per la frutta, 1 stendino semi-nuovo, 1 rete a doghe per letto singolo, 1 materasso, qualche coperta di lana opportunamente sistemata in sacchi per la spazzatura trasparenti (che civiltà!), 1 sedia in legno sulla quale regna la scritta “incivili, vergogna”, 1 cartone che conteneva una bellissima televisione 37 pollici (alla faccia della differenziata!), 1 saccone nero petrolio con dentro chissà cosa, 1 contenitore di vernice aperto, varie scatole di cartone e di plastica con dentro un po’ di tutto, messe intelligentemente proprio di fronte ad uno dei due bidoni presenti, rendendone impossibile l’apertura. Chiedo maggiori controlli notturni da parte delle pattuglie e una bella telecamera che registri tutti i movimenti di questi “vermi” che strisciano senza far rumore ai bidoni e buttano tutto quello che non serve più loro».

Forni, stufe, condizionatori, mobili e computer dovrebbero essere portati direttamente al centro di raccolta lungo la strada Vecchia Cremonese, come sottolineato più volte dall’Astem la piazzola è aperta dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 16.

È possibile prenotare il ritiro a domicilio, un servizio completamente gratuito. Gli operatori possono essere contatti ai numeri 0371.4502245/262.

Anche se negli ultimi anni la cifra è andata via via riducendosi, i lodigiani sborsano ogni anno circa 100mila euro in più per far fronte alla raccolta degli ingombranti lasciati in mezzo alla strada.

Gr. Bo.

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