Rimborsi e dirigenti
finiscono nel mirino:
candidati a confronto
sui costi della politica
“
Tadi propone di destinare i rimborsi al fondo anticrisi, Buzzi prevede una cura dimagrante per la prossima giunta
Uggetti punta a ridurre la burocrazia, Cominetti vuole tagliare le indennità in consiglio,
Conia le partecipate
“
Per Dardi
serve
diminuire
le spese di ufficio
stampa, per Staltari meglio puntare sulle nuove tecnologie
È uno dei temi più “caldi” di questa campagna elettorale: i costi della politica. Cosa pensano i candidati del numero e dell’attività delle partecipate? Sono favorevoli ai rimborsi destinati ai gruppi consigliari, che hanno superato la soglia dei 20mila euro all’anno? Cosa hanno intenzione di fare per “snellire” la macchina comunale?
Ecco come i sette protagonisti della sfida elettorale pensano di dare una “sforbiciata” a palazzo Broletto.
UGGETTI Più che di riduzione di costi della politica, il candidato sindaco del centrosinistra parla di taglio delle spese per la burocrazia. «Adesso un assessore riceve un indennità di 1.260 euro per 12 mensilità. Difficilmente questi stipendi si possono ridurre. Semmai gli sprechi sono altrove, non nella gestione degli enti locali – dichiara Simone Uggetti -. Io propongo la riduzione dei costi della pubblica amministrazione, con la diminuzione dei dirigenti di palazzo Broletto (da otto a sei), il taglio delle consulenze esterne, di fare acquisti e servizi con altri Comuni e la diminuzione del parco macchine del municipio».
STALTARI Per il candidato sindaco di Unione popolare invece si possono ottenere significati risparmi con l’utilizzo delle nuove tecnologie. «Si potrebbe fare il consiglio on line, si potrebbe fare significative economie con il taglio dei documenti cartacei inviati a casa – suggerisce Francesco Staltari -. Andrebbe anche sfruttato meglio il sito Internet del municipio. E occorrerebbe fare una razionalizzazione del giornalino comunale. In questo momento di grave crisi, con diverse persone che faticano a mangiare, non so quanto sia necessario». E sul fronte della politica, annuncia che si potrebbe pensare anche ad un taglio degli stipendi del sindaco e degli assessori.
CONIA Per i 5 Stelle la trasparenza è quasi una “carta d’identità”. Il candidato Domenico Conia è a favore dell’eliminazione dei rimborsi ai gruppi consigliari e della riduzione dei gettoni di presenza: «Siamo per la riorganizzazione della macchina comunale, con una maggiore chiarezza sui costi. Ci fa piacere che Uggetti sostenga che il bilancio debba essere partecipato, noi parliamo della discussione pubblica del bilancio da più di un mese. Interverremo anche sul numero dei dirigenti, sugli assessorati, sullo staff a supporto del sindaco e promuoveremo davvero le gare a invito privilegiando le aziende locali per gli importi inferiori a 500mila euro». Per Conia è necessario intervenire sulle partecipate: «Sono sei, ufficialmente, ma poi si aprono le “scatole cinesi”, siamo per un accorpamento».
DARDI Tagliare sì il “grasso che cola”, ma senza un approccio demagogico sulla questione. Lo pensa Andrea Dardi di Fratelli d’Italia, il quale ricorda che «chi fa politica mette a disposizione passione e tempo libero, questa non è la casta, ti metti in gioco in prima persona». Fatta questa premessa, Dardi sottolinea le misure che considera fondamentali: «È necessario abolire i rimborsi ai gruppi, che nel 2011 ammontavano a 21mila euro, spesso sono stati utilizzati male e per cose non conciliabili con l’attività dei consiglieri. All’interno della macchina comunale si possono ricavare delle risorse, come i 60mila euro spesi per l’addetto stampa del sindaco, questa attività può essere tranquillamente svolta dall’Urp, trovando i soldi per cancellare i ticket pre e post scuola». Dardi eliminerebbe i pass auto destinati ai capigruppo e ai componenti della giunta e assegnerebbe il gettone di presenza «solo a chi rimane fino all’ultima votazione».
TADI «La città di Lodi, è bene ricordarlo, non ha costi esorbitanti», anticipa subito Sergio Tadi. Questo non significa che non ci sia un margine d’intervento: «C’è la possibilità di diminuirli, tagliando il contributo ai gruppi consigliari, ma senza lasciare che quella cifra finisca nel calderone ma venga utilizzata a favore del fondo anticrisi per le famiglie in difficoltà». Anche per Tadi è necessario mettere mano all’organizzazione complessiva del municipio, puntando però su di un rapporto più diretto con i cittadini: «Si potrebbero agevolare le mail certificate e più in generale i servizi via web, questo anche per agevolare la comunicazione con gli utenti».
BUZZI Stefano Buzzi ha un’idea diversa di come dovrebbe essere la giunta comunale: «Un sindaco, un vice e due assessori - spiega -, con una sforbiciata ai gettoni e un’altra netta sforbiciata alle partecipate e agli amministratori delle società. È necessaria una revisione dei costi sostenuti dalle precedenti amministrazioni». Buzzi ritiene sia necessario diminuire drasticamente le consulenze esterne e “spara” contro lo spreco di denaro pubblico: «Se si pensa alla vicenda e ai bilanci del Parco tecnologico padano e del polo fieristico - dichiara -, bisognerebbe costituirsi parte civile contro chi ha “assassinato” il denaro pubblico, senza rendere contro di niente al contribuente. Senza contare che è inutile fare fiere generiche a Lodi quando c’è vicina Milano».
COMINETTI «Alla riduzione dei costi della politica, come schieramento siamo sicuramente molto attenti - afferma Giuliana Cominetti -, soprattutto in un momento in cui alle famiglie e alle imprese vengono richiesti così tanti sacrifici. Tra le nostre proposte, l’azzeramento dei rimborsi ai gruppi consiliari e la riduzione del 50 per cento dei gettoni di presenza nelle partecipate del Comune. Ma anche l’eventuale riduzione delle indennità degli amministratori, nei limiti della normativa». A questo si aggiunge un ragionamento complessivo sulla macchina amministrativa e al ripensamento della gestione del personale, «valorizzando le competenze interne così da limitare i ricorso a consulenze esterne, e pensando anche alla riduzione delle figure apicali che possano essere accompagnate alla pensione senza essere rimpiazzate. L’intero bilancio dovrà essere basato su principi di trasparenza, efficienza ed economicità».
Greta Boni, Matteo Brunello
I PROBLEMI DI LODI: LA PAROLA AI CANDIDATI - È uno dei temi più “caldi” di questa campagna elettorale: i costi della politica. Cosa pensano i candidati del numero e dell’attività delle partecipate? Cosa hanno intenzione di fare per “snellire” la macchina comunale?
© RIPRODUZIONE RISERVATA