Rimborsi spese, due lodigiani a rischio

Dal centrodestra al centrosinistra, in piena campagna elettorale. Dopo aver coinvolto una sessantina di esponenti della “vecchia” maggioranza pidiellina-leghista, l’inchiesta della procura di Milano sui presunti rimborsi illeciti in consiglio regionale tra il 2008 e il 2012 si è ufficialmente estesa anche all’opposizione, con la notifica di 29 avvisi di garanzia a carico di altrettanti membri del Pd, dell’Id, di Sel, dei Pensionati e dell’Udc, eletti negli ultimi due mandati di Roberto Formigoni. E la notizia investe di riflesso anche il Lodigiano. Nel “tam tam” delle indiscrezioni, ancora in attesa di conferme, balzano anche i nomi di Fabrizio Santantonio e Gianfranco Concordati. Il primo, candidato anche alle imminenti regionali, sarebbe iscritto nel registro degli indagati, ma non avrebbe ricevuto l’invito a comparire; e un avviso di garanzia potrebbe raggiungere anche Concordati, che con il Pd era stato al Pirellone tra il 2005 e il 2010. L’inchiesta non tocca invece Giulio Cavalli, eletto nel 2010 con l’Idv e poi passato in Sel, partiti i cui capigruppo sono stati però raggiunti da un avviso di garanzia. Cavalli è candidato alle elezioni del 24 e 25 febbraio, ma in una nota congiunta con la capogruppo Chiara Cremonesi si è detto pronto alle dimissioni qualora le indagini smentissero la loro certezza di aver sempre agito nel rispetto della legge. Ufficialmente, intanto, né Santantonio né Concordati a ieri sera avevano ricevuto alcuna notifica.

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