
Rivolta nel carcere di Piacenza, sedata con rinforzi dalle città vicine
DA QUESTA MATTINA Agenti in tenuta antisommossa in un’ala del penitenziario appena oltre il Po. Nei giorni scorsi l’allarme dei sindacati della polizia penitenziaria. Situazione risolta nel pomeriggio con l’isolamento di alcuni detenuti stranieri
Piacenza
Secondo diverse fonti di stampa, da questa mattina 15 aprile è in corso una rivolta da parte di diversi detenuti del carcere delle Novate, a Piacenza. Sarebbero stati richiesti rinforzi dai presidi di polizia penitenziaria delle città vicine. Impegnato in un’ala del carcere anche personale in tenuta antisommossa. Ai particolari mancano per ora conferme ufficiali, mentre nelle scorse ore erano intervenuti anche i vigili del fuoco per un principio d’incendio.
Appena settimana scorsa le segreterie regionali dell’Emilia Romagna dei sindacati della polizia penitenziaria Sappe, Sinappe, Osapp, Uil Pa e Uspp avevano denunciato gravi rischi conseguenti alla situazione di sovraffollamento nell’istituto piacentino “inizialmente destinato a detenuti con pena definitiva breve per programmi di recupero sociale”, in cui invece, a detta dei sindacalisti, si sarebbero ultimamente verificate aggressioni al personale, tentate evasioni e rivolte, con l’introduzione comunque generalizzata nell’istituto anche di una quarta branda nelle celle da tre.
A quanto emerso nelle ultime ore, già c’erano state tensioni ieri quando un ristretto albanese era stato spostato in una cella di isolamento. Questo avrebbe scatenato le proteste di sette connazionali, che si sono barricati in una sezione dell’istituto di pena e hanno incendiato materassi. Alla fine la polizia penitenziaria ha fatto irruzione e ha trasferito a loro volta i facinorosi in isolamento.
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