“Roadshow sulla sanità”, mercoledì 20 Letizia Moratti nel Lodigiano per illustrare la riforma
L’incontro in programma alle 18 nell’aula magna del liceo Verri
Cristina Vercellone
“Salute, un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità. Roadshow in tutte le province lombarde”. L’iniziativa, che si svolgerà il 20 aprile, a partire dalle 18, nell’aula magna del Verri di via San Francesco 11, a Lodi, vedrà, in fase di avvio dei lavori, il saluto del presidente della provincia Fabrizio Santantonio e della sindaca di Lodi Sara Casanova e, subito dopo, l’intervento della presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca e di Dario Castelli, consigliere di Federfarma Lombardia. Castelli, titolare anche della farmacia di Senna, parlerà della farmacia come presidio sul territorio
. Il programma prevede, alle 18.30, il dialogo con Letizia Moratti. La vicepresidente e assessora al welfare di Regione interverrà sul tema “La legge 22/2021: ripensare l’eccellenza in sanità”. Seguiranno gli interventi di Salvatore Gioia, direttore generale dell’Asst di Lodi e di Emanuele Monti, presidente della commissione III sanità e politiche sociali di Regione Lombardia (“La legge regionale 22/2021: guardando al futuro dal territorio”). Seguiranno, alle 19.30, i saluti di chiusura con l’assessore regionale alla protezione civile Pietro Foroni. Modererà l’incontro il giornalista e direttore del «Cittadino» Lorenzo Rinaldi.
«Si tratta d un roadshow organizzato da Federfarma Lombardia con l’agenzia Inrete - spiega Castelli -. L’obiettivo è illustrare la sanità lombarda del futuro. Ci sono 12 tappe nelle varie province lombarde. La tappa iniziale è stata promossa a Lodi, alla luce di quello che è successo in questi due anni, come simbolo dell’inizio della pandemia. Verranno illustrati i nuovi punti della legge regionale. L’auspicio mio è che intervengano anche tanti amministratori locali. La sanità, l’abbiamo sperimentato in questi due anni, è fatta anche di sindaci, di Comuni, di protezioni civili, di infermieri, di Auser e di tutte le associazioni di volontariato. Secondo me il buono che possiamo prendere da questi due anni è stata proprio l’interconnessione tra i vari ruoli». La nuova legge regionale, spiega Castelli «deve tener conto di tutti gli attori. È quello che auspico che faccia e credo che sia anche il senso della nuova legge regionale, perciò ci saranno gli infermieri - dice -. Dovremo parlarci tutti, come abbiamo fatto in questi due anni, perché in emergenza siamo riusciti a venire incontro alle esigenze dei nostri cittadini, parlandoci. In una settimana, per esempio, abbiamo messo in piedi la ricetta elettronica e offerto i vaccini a chilometro zero, grazie alle farmacie dei paesi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA