S. ANGELO Aggressioni sui bus: «Telecamere ancora non attive»
Lettera al prefetto del sindacato Faisa Cisl dopo gli ultimi episodi
Rossella Mungiello
«Telecamere montate, ma non attive. E di fatto quindi è come se non ci fossero». È la segreteria territoriale del sindacato Faisa Cisal - guidata da Fabrizio Badagnani e Giuseppe Iamundo - , alla luce dell’ultima tentata aggressione al personale dedicato ai controlli sui mezzi del trasporto pubblico locale dello scorso lunedì a Sant’Angelo, a risollevare il tema della videosorveglianza sui mezzi in viaggio a tutela del personale. In una missiva, inoltrata alla società Star di Lodi e per conoscenza anche a prefettura e Assolodi. «I recenti tentativi di aggressione al personale viaggiante in servizio sui mezzi pubblici avvenuti qualche giorno fa a Sant’Angelo Lodigiano, riportano alla luce gli annosi problemi oggetto di discussioni approfondite anche in prefettura a Lodi, con la partecipazione delle forze dell’ordine negli incontri del 29 novembre 2019 e 5 dicembre successivo - specificano dalla segreteria - . La società Star Lodi, oltre ad altre misure preventive, aveva comunicato che erano in itinere operazioni per attivare entro la fine di Gennaio 2020 telecamere a bordo sul 70 per cento dei mezzi e una centrale operativa di controllo. Purtroppo i fatti dei giorni scorsi, hanno portato alla luce che telecamere a bordo dei mezzi sono state montate, ma non sono attive, quindi è come se non ci fossero». Evidenza che, come spiegano ancora da Faisa Cisal, «è stata confermata anche dal responsabile delle relazioni sindacali nell’incontro del giorno 12 novembre 2020 relativo al tentativo di conciliazione in atto, sospeso dal 21 ottobre scorso». Per questo la sigla sindacale porta avanti una richiesta esplicita e diretta, ovvero «perché le telecamere montate su una buona percentuale di bus della flotta Star, sono ancora inattive da quasi un anno, quindi inservibili, se verranno attivate e in quali tempi».
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