Un modo per salvare San Cristoforo ci sarebbe: una “fusione” tra Lodi e Crema, da sempre vicine di casa, mentre Cremona farebbe le valigie e sposerebbe Mantova. A scompigliare le carte con una nuova proposta è Massimiliano Salini, il presidente della Provincia di Cremona, risparmiata dai tagli. Se Lodi e Crema sarebbero capaci di mettere insieme un comparto agricolo in grado di produrre il 10 per cento del latte italiano, Cremona e Mantova darebbero libero sfogo al comparto del Po.
«La ragione per cui ho fatto questa osservazione è semplice - dichiara -, mi piace esprimere valutazioni basandomi sulla realtà, al posto di fare analisi meramente analitiche. Il Lodigiano è un territorio che ha caratteristiche tali da non poter essere messo in un angolo, e nemmeno deve essere necessariamente abolito. Credo che questa sia una modalità operativa che ci allontana dalla buona amministrazione». Perché proprio Lodi e Crema? «Da tempo ritengo che il mio territorio debba essere rivisto - spiega -, Cremasco e Cremonese sono due aree eterogenee sotto tanti punti di vista, compreso quello agricolo e infrastrutturale, il primo è molto votato all’allevamento e alla zootecnia, il secondo punta più sulla produzione e sui grandi terreni. Lodigiano e Cremasco sono molto vicini, piuttosto che porsi il problema di arginare Lodi e riportarla indietro di vent’anni - cosa di per sè anacronistica - ritengo sia il caso di pensare a una collaborazione, che già esiste».
Per Salini l’abolizione delle province è un falso problema, la questione è semmai come migliorare il servizio per i cittadini. «Non è preclusa nessuna possibilità, vorrei però che non si perdesse l’occasione per avviare un forte dialogo tra Cremasco e Lodigiano, almeno che si sfrutti l’occasione per sedersi a un tavolo e dare compimento a tanti progetti».
Il 38enne, in quota Pdl, ha lanciato la proposta anche in un’intervista pubblicata dall’«Avvenire», perché così facendo «sarebbe meglio per tutti». Il presidente conosce bene il territorio, guida l’amministrazione di Cremona ma vive a Crema, mentre a Lodi lavora la moglie e studiano i figli.
Nella giornata di ieri il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, ha preferito non rilasciare dichiarazioni sull’argomento, tuttavia nei giorni scorsi aveva definito la possibile unione con Crema come una prospettiva interessante. Oggi in via Fanfulla si riuniranno i capigruppo per affrontare la questione, domani sera, invece, Foroni sarà ospite alla festa democratica del Pd, dove insieme al segretario provinciale di partito Mauro Soldati discuterà della sorte di San Cristoforo.
Il presidente della Provincia di Cremona Pietro Salini con un’intervista al nostro giornale torna a proporre la fusione Crema-Lodi come antidoto alla mannaia dei tagli del governo: «È il caso di sedersi a un tavolo, la collaborazione è già stata avviata».
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