«Scuola lodigiana allo sbando»

«L’ufficio scolastico è senza una guida effettiva da tempo. Questo si ripercuote sull’organizzazione del servizio. Non vorremmo che sia il primo segnale della soppressione della Provincia». A lanciare l’allarme è il sindaco di Lodi Vecchio Giancarlo Cordoni, che ieri è intervenuto sul Provveditorato di Lodi. Una posizione condivisa da diversi amministratori del territorio. Dopo il trasferimento alla sede regionale di Giuseppe Bonelli, l’incarico di seguire il Lodigiano è stato affidato a Luca Volontè, che però svolge anche il ruolo di dirigente dell’ufficio scolastico regionale. «L’impressione che abbiamo avuto è che alcuni uffici siano allo sbando. La situazione è molto critica – sottolinea Cordoni, anche referente dell’associazione dei comuni lodigiani – forte è la preoccupazione».

È intervenuto anche il sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi, che ha lavorato per diverso tempo all’ufficio scolastico. «Il Provveditorato è la prima istituzione che di fatto è stata smantellata in provincia di Lodi – spiega –. Lo avevo sostenuto fin dall’inizio che con la perdita della nostra autonomia le ripercussioni sarebbero state pesanti e a pagare sarebbero stati ancora una volta i cittadini. Ecco la riprova evidente di quanto dicevo. L’ufficio di piazzale Forni è senza un dirigente a tempo pieno e questo significa perdita di un servizio efficiente per garantire una scuola che sia di qualità». Un timore per l’organizzazione dei plessi degli alunni è stato espresso poi dal vice sindaco del Comune di Lodi Giuliana Cominetti. «Come amministratori siamo rimasti senza punti di riferimento in Provveditorato, il disagio è crescente – commenta -, una situazione che non si verificava prima, quando era stato fatto un grande lavoro per portare a Lodi un responsabile in grado di conoscere la realtà locale e gestire il servizio. E in questi anni con i vari dirigenti che si sono succeduti ci siamo trovati bene. Ora invece la situazione è cambiata e non mancano i problemi. Speriamo che questo disagio si superi al più presto. Mi ricordo i tempi di quando eravamo gestiti dal Provveditorato di Milano e di come eravamo dimenticati. Non verremmo che queste condizioni si riproponessero». Preoccupazioni che sono state condivise anche dal sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi, che ha auspicato che il territorio non perda presidi essenziali.

Intanto a due settimane dal suono della prima campanella, in piazzale Forni stanno lavorando alacremente per le ultime pratiche. Questa mattina il dirigente Volontè sarà a Lodi per le immissioni in ruolo e dovrebbe incontrare anche le forze sindacali.

«Ci sono state delle criticità nella gestione, ma si sta facendo il possibile per gestire il gran lavoro – fa sapere Claudio Rigettini della Cisl scuola –, la situazione è molto complicata anche sul piano nazionale, non solo in regione Lombardia. Le immissioni in ruolo sono 98, anche se 11 saranno nominate per compensazione dell’assenza delle persone nelle varie graduatorie. Ai 98 bisognerà poi aggiungere 5 docenti di laboratorio. E domani toccherà alla scuola dell’infanzia». Infine per la segretaria della Cgil scuola Lucia Peloso «le pratiche all’ufficio scolastico mi risultano essere nei tempi stabiliti, non sono emersi problemi rilevanti».

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