
«Senza Provincia territorio allo sbando»
«Dal caso Elcon alla discarica: più difficile combattere le battaglie»
I lodigiani senza palazzo San Cristoforo? Allo sbando. Costretti a confrontarsi con dei “giganti” per far valere le loro ragioni senza però avere la garanzia di essere ascoltati. Ieri pomeriggio il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni ha indossato le cuffie per parlare ai microfoni di Radio Lodi, dove per un’ora ha cercato di elencare tutte i motivi per cui è necessario salvare la Provincia, destinata a essere smantellata dal decreto del Governo. Il numero uno di via Fanfulla è stato intervistato dal direttore del «Cittadino», Ferruccio Pallavera, nell’ambito del programma Viva Radio Lodi, condotto dal dj Mauro Berto. Gli ascoltatori hanno potuto inviare alcune domande tramite Facebook dedicata all’emittente o tramite sms.
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«Negli ultimi anni la Provincia ha trovato gli anticorpi per respingere una serie di eventi - afferma Foroni -: ha detto no alla discarica di inerti più grande d’Europa a Senna, ha bloccato l’ampliamento della discarica di Cavenago. Se non ci fosse stata, con chi ci saremmo dovuti sedere al tavolo? Abbiamo deciso di mettere un freno al cemento e ai capannoni, ma se ci dovessimo rivolgere alla Provincia di Milano, la decisione sarebbe la stessa? Il punto è che tagliamo le province e poi cosa facciamo?».
I piccoli comuni sarebbero costretti a confrontarsi con la Regione o con enti più grandi e persino più distanti. «Senza la Provincia non ci sarebbero state le compensazioni richieste alla centrale di Sorgenia e per quanto riguarda l’inceneritore della Elcon il parere spetterebbe alla Regione - aggiunge Foroni -. Tutto il progetto legato all’Università è a rischio e in gioco c’è la vocazione agricola di un territorio, oltre al suo sviluppo. Che Lodigiano vogliamo lasciare ai giovani?».
In discussione, poi, ci sarebbero la questura, il comando della finanza e dei carabinieri, l’Inps, il provveditorato, l’Agenzia delle entrate, la Camera di commercio e la prefettura. Una prefettura, però, che per Foroni potrebbe anche essere eliminata, ridistribuendo le sue competenze. Ci sono poi grosse preoccupazioni su ciò che accadrà alla realtà socio-sanitaria.
«Vorrei ricordare che la Provincia ha contribuito al fondo di solidarietà, ha cercato di fare la sua parte sul fronte anticrisi - sottolinea Foroni -. Secondo il decreto, che ha grosse imperfezioni, i dipendenti passerebbero poi alla Regione. Mi chiedo che cosa accadrà dei mutui e dei palazzi che ospitano la sede, un patrimonio immobiliare importante».
Nel corso del programma, il dj Mauro Berto ha mandato in onda la “top five” di Foroni: Yanez di Davide Van De Sfroos, Siamo solo noi e Una canzone per te di Vasco Rossi, Walk this way di Aerosmith e Run Dmc e 21 guns dei Green Day. «Il taglio è una boutade ferragostana - conclude Foroni -, dove il risparmio non è nemmeno precisato. Non difendo San Cristoforo per la “cadrega”, ma perché se non lo facessi vorrebbe dire che non credo nel mio ruolo. E non è così. Non sono affatto rassegnato, porterò avanti questa battaglia».
Oggi il presidente sbarcherà a Roma per partecipare alla riunione indetta dall’Upi, l’Unione delle province italiane; al tavolo ci saranno anche gli altri rappresentanti degli enti che rischiano di essere spazzati via. Un appuntamento convocato con un preciso obiettivo: stabilire le prossime iniziative per contrastare la manovra.
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