Sgarbi alla cattedrale vegetale: «Meglio della passerella di Iseo»

“E’ un’opera che avvicina l’uomo alla mano di Dio. E che nella sua misura spirituale è destinata a durare nel tempo, a differenza della passerella di Christo che ha portato un popolo di deficienti a sbattere contro un muro e poi a tornare indietro”. E’ iniziata così, oggi pomeriggio al cantiere della Cattedrale vegetale, la lezione di Vittorio Sgarbi sull’arte di Giuliano Mauri. Dopo l’abbraccio al sindaco (di lui dirà “sono certo della sua innocenza, se si dimette è solo per evitare qualche imbarazzo”), il critico d’arte - invitato dall’Associazione Giuliano Mauri e dall’amministrazione comunale, arrivato a Lodi con un’ora e mezzo di ritardo rispetto alle previsioni - è soprattutto sull’antinomia artistica fra l’opera di Mauri e quella di Christo che ha impostato la sua breve riflessione. “La passerella – ha detto – è stata un luna park, la Cattedrale è invece un progetto razionale con solide radici, un omaggio dell’uomo a Dio”.

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