«Sì ai controlli, no all’oppressione»

L’Unione del commercio interviene dopo il giro di vite

«Sì ai controlli no all’oppressione»: facendosi portavoce di molti degli associati, il segretario dell’Unione del commercio di Lodi Bruno Milani prende posizione dopo che in poco più di una decina di giorni la Guardia di finanza ha fatto scattare due chiusure di negozi di alimentari e il sequestro probatorio di un erogatore di benzina nel capoluogo. «Anche dal mercato gli ambulanti ci segnalano che quasi ogni mattina ci sono finanzieri a controllare il rilascio di scontrini, e già a partire dalle sette - prosegue Milani -: come Unione del commercio siamo d’accordo sul fatto che i controlli ci siano, anche perché chi non emette gli scontrini danneggia la quasi totalità dei commercianti, che invece gli scontrini li fanno. Quello che chiediamo è il rispetto del lavoro degli operatori che rappresentiamo, che il controllo da parte della Guardia di finanza sia effettivamente rigoroso anche perché il danno subito dagli imprenditori è immediato, a fronte poi di successive verifiche delle contestazioni, che a volte dimostrano l’insussistenza dell’addebito: per fare esempi, capita che la richiesta dello scontrino al cliente venga fatta a distanza dal punto vendita, e magari lo scontrino è stato, nel frattempo, buttato via. Attualmente il consumatore trovato senza scontrino non rischia nessuna sanzione, il commerciante invece una multa di 516 euro, pagabili in forma ridotta, e, dopo la terza multa, anche la sanzione della chiusura».

Milani parla di «gogna mediatica»: «Quello che non ci piace del clima attuale è questo tentativo di sbattere il mostro in prima pagina come sottolineato peraltro nei giorni scorsi dal presidente dei benzinai Luca Squeri, non ci piace nemmeno il tentativo di cavalcare demagogicamente episodi isolati ricorrendo ai soliti luoghi comuni, come qualche altro rappresentante lodigiano di categoria che ha stigmatizzato “il ristoratore che denuncia meno reddito dei suoi dipendenti”. Questo rappresentante si è dimenticato forse dei paradisi fiscali, che non sono certo uno strumento di sottrarsi al fisco che è a disposizione dei commercianti».

Milani chiarisce che il rilascio dello scontrino è obbligatorio anche per i commercianti che pagano le imposte sulla base degli “studi di settore”.

«Siamo in un momento economicamente delicato - conclude il segretario dell’Unione - e io sono preoccupato di questa situazione che coinvolge il sistema commerciale, stiamo parlando di imprese in grandissima difficoltà. Questo non deve giustificare l’evasione, ma a tutti gli organi di controllo chiediamo sia sensibilità e attenzione particolare:, siano direzione provinciale del lavoro, Inps, carabinieri del Nas e quanti altri. Non vorremmo che avesse ragione chi sostiene che dall’alto è arrivato l'input di “raschiare il fondo del barile”».

Car. Cat.

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