Si spegne a 72 anni Giuseppe Capasso, storico comandante della polizia stradale di Guardamiglio

Giovedì pomeriggio l’ultimo saluto, l’omaggio dei vertici della questura

Il sogno di entrare nella Polizia Stradale era nato che aveva 15 anni. Perché era lì, sulle autostrade, quelle che con un’immagine felliniana chiamava «città viaggianti» dove succede di tutto, che il comandante Giuseppe Capasso voleva svolgere e ha svolto servizio una vita intera. Originario di Caserta, il sostituto commissario si è spento ieri all’età di 72 anni. Per tutti resterà per sempre il comandante della Stradale di Guardamiglio che mise a segno importanti operazioni: memorabile il blitz in Autosole che portò all’arresto di un trafficante di droga marocchino con una valigia imbottita di hashish per un valore al dettaglio tra i 500mila e i 600mila euro; ma anche, di controcanto, il soccorso di una ragazza marocchina appena maggiorenne, vittima di un tentato stupro sempre in A1, e accolta da Capasso, complici le sue due figlie pressoché coetanee, per un periodo di sei mesi nella loro casa.

Sul nastro d’asfalto dell’autostrada, dove ancora adolescente aveva scelto di volere fare il poliziotto, il bene e il male infatti si mescolano con una imprevedibilità – parallela alla velocità più alta qui che su qualsiasi altra arteria stradale – impressionante. Ma era proprio questo scorrere incessante, metafora della vita, che lo appassionava. E di cui portava però anche le spine nel cuore: la morte di Antonio Seduta nel ‘91, travolto da un’auto durante i rilievi di un incidente, e di Stefano Villa nel ‘95, ucciso in una sparatoria alla barriera di Melegnano, erano «magoni» che portava dentro. Arrivato a Guardamiglio nel 1970 come agente semplice, Capasso vi era rimasto due anni per poi, superato il concorso da sottufficiale e dopo un anno di corso, trasferirsi alla Stradale di Busto Arsizio per restarci altri sei. Quindi nel 1980 il suo ritorno a Guardamiglio, prima come vicecomandante e dall’89 come comandante. Nel 2011, in occasione del pensionamento per raggiunti limiti di età, dopo 41 anni di servizio, aveva donato un album di fotografie e ritagli di giornale con il compendio della sua attività svolta nella Bassa, all’allora sindaco di Guardamiglio Maria Grazia Tondini.

Un legame con la prima comunità che lo aveva accolto, che non si è mai interrotto. I funerali di Giuseppe Capasso si svolgeranno giovedì 24 agosto alle 14.30 presso la chiesa parrocchiale di Guardamiglio. A dargli l’ultimo saluto ci sarà anche una rappresentanza della Questura di Lodi con il vicequestore aggiunto Alessandro Grattarola: «A nome della Questura di Lodi esprimo tutto il senso di vicinanza alla famiglia, per ricordare un ottimo esempio di comandante di reparto, che si è distinto negli anni per le sue qualità morali e professionali».

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