
Quasi un giorno su due con lo smog sopra i livelli di guardia. Da settembre 2011 a fine marzo 2012 le polveri sottili in città sono più volte schizzate alle stelle. Secondo i dati dell’Arpa, i superamenti della soglia critica del Pm10 in quel periodo hanno raggiunto quota 103 giorni. Valori che sono in aumento rispetto alla stagione scorsa, quando la concentrazione aveva sfondato il limite per 73 giorni. I numeri in questione si riferiscono alla centralina dell’Agenzia regionale per l’ambiente che misura la qualità dell’aria in via Vignati.
È questo il bilancio su ciò che respiriamo in città. In particolare ad influire sugli andamenti delle polveri sottili c’è l’accensione degli impianti di riscaldamento, che scatta con il periodo autunnale. A Lodi la situazione viene monitorata da due centraline: una collocata vicino al passaggio del traffico delle auto (via Vignati) e l’altra in una zona residenziale (via Vittime della Violenza). Tra settembre 2010 e marzo 2011 la centralina di via Vittime della Violenza aveva registrato 55 superamenti della soglia critica di concentrazione del Pm10 (il limite è di 50 microgrammi per metro cubo), quella di viale Vignati 73 superamenti. Tra il settembre 2011 e marzo 2012 in via Vittime della Violenza i superamenti sono stati 86 e in viale Vignati 103.
Nel corso dell’ultima stagione sono stati anche registrati picchi altissimi: il record è stato venerdì 17 febbraio e sabato 17 marzo, con un livello più di tre volte oltre il limite consentito. Nel confronto tra i due periodi, le differenze maggiori di sforamenti sono a settembre (nel 2010 zero sia in via Vittime della Violenza che in via Vignati, nel 2011 rispettivamente 9 e 5), novembre (nel 2010 rispettivamente 3 e 7, nel 2011 rispettivamente 16 e 17), dicembre (11 e 14 nel 2010, 20 e 18 nel 2011) e marzo (6 e 6 nel 2011, 10 e 14 nel 2012).
Secondo il Comune, su questi dati ha inciso molto la scarsità di pioggia, sia in autunno che a marzo, con precipitazioni abbondantemente sotto le medie stagionali. «Dal 2006 avevamo registrato una costante diminuzione del Pm10 in città - spiega l’assessore all’ambiente, Simone Uggetti - quest’anno abbiamo invece assistito ad un’inversione di tendenza. Va però precisato che non si tratta di problemi che hanno a che vedere solo con la realtà locale. Come si sa. noi respiriamo pochissimo ciò che produciamo come emissioni. La questione dell’inquinamento è da inserire in una vasta scala, che riguarda l’intera Lombardia. Per questo da tempo invochiamo politiche incisive in questo ambito da parte della Regione».
Intanto dopo il 15 aprile gli impianti termici dovranno osservare un impiego ridotto. Le caldaie possono restare in funzione anche dopo tale data, purché per un totale di ore al giorno non superiore alla metà di quelle consentite per il periodo più freddo dell’anno (14 ore). «Come Comune ci siamo impegnati per elaborare un piano per l’energia sostenibile in città - prosegue Uggetti - l’impegno è essenzialmente su due fronti: l’incentivo all’uso della bicicletta per i movimenti in città e un progetto per la riqualificazione energetica degli edifici, che consente anche numerosi risparmi nella bolletta del gas».
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