Smog, il Sudmilano canta vittoria

Misure antismog? La parola, dopo il tavolo che si è tenuto lunedì a Palazzo Isimbardi, in cui sono state varate soluzioni più morbide rispetto alle targhe alterne, a questo punto va agli amministratori del Sudmilano. «Concordiamo con la linea intrapresa - commenta l’assessore del comune di San Donato, Michele Mardegan -, al fine di limitare i disagi ai cittadini, attraverso l’introduzione di misure comunque efficaci. Nel prossimo incontro proporrò che ai possessori di vetture euro 3, che non potranno circolare durante il giorno, venga accordato il biglietto unico giornaliero in modo da non penalizzare quella fascia di collettività munita di mezzi meno nuovi».

Sul piano politico l’amministratore locale fa notare che «per una volta i Comuni della provincia hanno vinto su Palazzo Marino che avrebbe previsto un sacrificio eccessivo ai pendolari di Milano e hinterland». In pratica le misure definite riguardano: blocco dei veicoli privati euro 3 dalle 8.30 alle 18, obbligo per gli euro 3 commerciali di circolare solo dalle 10 alle 18, abbassamento di un grado negli edifici privati e commerciali, obbligo per poli commerciali e negozi di vicinato di tenere le porte chiuse. Il pacchetto di provvedimenti è stato in linea di massima promosso anche dal sindaco melegnanese Vito Bellomo, che afferma: «La peculiarità del nostro territorio è legata al commercio, pertanto in un momento di crisi, sotto Natale, era per noi fondamentale che non ci fossero misure troppo severe che sarebbero andate a svantaggio dei negozi di vicinato, mentre è possibile affrontare ragionamenti riguardo ad esempio la lieve diminuzione delle temperature negli ambienti. Inoltre inviteremo, anche tramite l’Ascom, i negozianti a contrastare dispersioni di calore, tenendo chiusa la porta delle loro attività». Più critico il primo cittadino di Paullo, Claudio Mazzola, che ieri ha commentato: «Da troppi anni assistiamo allo stesso copione, ma di fronte ad un problema serio come l’inquinamento atmosferico servono politiche e investimenti che vanno ben oltre a queste strategie o a qualche domenica a piedi, che può essere utile per invitare la comunità a stare insieme, ma di ben scarso rilievo se viene vista come una soluzione alle polveri sottili. Le soluzioni varate avrebbero valore se venissero viste come interventi a breve termine in attesa della realizzazione di progetti più impegnativi, con investimenti nella rete di mezzi pubblici, da abbinare ad altre iniziative, come ad esempio l’incentivo sulla rottamazione delle caldaie». Mentre il vertice del comune di San Giuliano, Alessandro Lorenzano in una nota diramata ieri ritiene che gli interventi sortiti dal confronto tra amministratori rappresentino «un significativo punto di partenza, in vista di ulteriori e più impegnativi sforzi». E aggiunge: «Nella situazione contingente è preferibile non intraprendere azioni che andrebbero a creare eccessivi disagi ai cittadini, ferma restando tuttavia la necessità di elaborare una strategia di insieme più incisiva. La salute delle persone è una priorità che non ammette deroghe».

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