Spaccio di droga sulle rive dell’Adda. La questura ha ricevuto nelle ultime settimane numerose segnalazioni, soprattutto da parte dei residenti, riferite alla presenza di stranieri nella zona del ponte e verso l’Isolabella e al continuo via vai di persone; e i controlli svolti dalle Volanti in questi giorni sembrano confermare i sospetti. Giovedì sera per esempio sono stati fermati quattro stranieri in una zona appartata, vicino a un muretto, e a pochi metri da loro c’era una barretta di hascisc di cui sembrava si fossero appena disfatti. Altri risultati sono emersi anche nei giorni precedenti, quando altre piccole quantità di stupefacenti sono state poste sotto sequestro ed è stata rilevata la presenza di persone già note alle forze dell’ordine proprio per reati legati allo spaccio.
«Abbiamo intensificato i controlli in questa zona della città - viene riferito dall’ufficio di gabinetto della questura -. Sono giunte infatti diverse segnalazioni sulla presunta presenza di stranieri dediti allo spaccio e così ora le nostre pattuglie passano spesso. E in effetti abbiamo notato che ogni volta troviamo qualche sospetto o persone in possesso della droga». Le indagini sull’attività illecita sono quindi in corso. L’obiettivo è sradicare questa “pratica” e individuare i responsabili.
Giovedì intorno alle 20, quindi, la Volante è transitata in via Lungo Adda e alle spalle del campetto dell’Azzurra ha notato quattro persone a ridosso di un muretto. Fra di loro c’era anche un marocchino che i poliziotti conoscono bene per i suoi precedenti per spaccio. Così si sono fermati per un controllo. Con il marocchino, H.S. le iniziali di 29 anni, c’era anche un egiziano 19enne (con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona) e due albanesi, un 17enne e un 20enne, questi ultimi risultati incensurati. In loro possesso non è stato trovato nulla, ma gli agenti hanno fatto un’ispezione nella zona circostante e a pochi metri di distanza, a terra vicino a un cestino, hanno trovato una barretta di hascisc di 9,2 grammi. La droga è stata posta sotto sequestro, e l’ipotesi è proprio che fosse loro, ma dato che gli agenti non ne potevano avere la certezza nessuno è stato denunciato per quell’episodio.
Nei giorni precedenti era stato fermato anche un 42enne del Senegal, anch’egli già noto, con 5,88 grammi di marijuana divisa in quattro pezzi avvolti nel cellophane, mentre un egiziano residente a Casale, con precedenti alle spalle, non aveva saputo giustificare la propria presenza in città e così è stato allontanato con un foglio di via obbligatorio.
La questura quindi mantiene alta l’attenzione sul Lungo Adda e i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni per allontanare e individuare chi utilizza il lungo fiume per portare avanti attività illecite.
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