Sparisce una pelliccia da 4mila euro

Entrano nella boutique senza farsi notare e rubano una pelliccia di visone da oltre 4mila euro. È successo da Tavazzi, storico negozio di corso Roma, nel primo giorno di saldi. I titolari sono sfiduciati. «Abbiamo già subito altri furti - racconta la signora Tavazzi -, le immagini vengono registrate dalle telecamere interne, ma poi la merce rubata non torna più qui. Non mi viene più neanche voglia di fare denuncia. Avevamo recuperato la nostra bici dopo l’ennesimo furto solo perché mio figlio aveva inseguito i ladri. È un disastro». Questa volta erano circa le 18.15 di sabato e i ladri hanno approfittato della folla dei saldi e del passaggio del personale da una vetrina all’altra, entrambe affacciate sul corso principale del capoluogo. Fingendo di essere clienti i ladri si sono intrufolati non visti nel negozio e hanno arraffato la pelliccia di visone che stava in coppia con un’altra sull’appendino, nell’espositore. «Stavo uscendo dal negozio di fronte - spiega la commessa - e ho visto un uomo che telefonava e una donna di fianco a lei, girata di spalle con un enorme cappotto addosso. Probabilmente dentro nascondeva il visone. Sono tornata nel negozio di fronte, ho guardato nell’armadio e ho visto che c’era un visone solo. Ho chiamato subito la titolare: “I visoni erano due o uno?”. Mi mancava solo la conferma. Sono uscita in mezzo alla strada, ho incominciato a correre a destra e a sinistra, ma il centro era pieno di gente e non sono riuscita più a vedere i due tipi sospetti che avevo individuato davanti alla vetrina. Mi sarebbe piaciuto prenderli». La polizia è intervenuta sul posto per raccogliere i dati del furto.

«I ladri sono organizzati meglio di noi e della polizia - commenta rassegnata la titolare -. Non ho fatto neanche denuncia. Non c’è molto da fare in questi casi».

Nel febbraio di un paio d’anni fa, inseguendo il ladro, il titolare Angelo Tavazzi, il figlio Antonio e la commessa erano riusciti a recuperare la bicicletta da 1.500 euro che era appena stata rubata (se non l’avessero recuperata sarebbe stata la quindicesima rubata ai Tavazzi). Sabato 5 gennaio, invece, i ladri sono riusciti a confondersi tra la folla e a scappare.

C. V.