In merito all’arresto di alcuni studenti dell’Istituto da me diretto a seguito di una operazione della Guardia di Finanza che ha individuato uno spaccio di sostanze stupefacenti anche all’interno della scuola, come capo di Istituto ritengo doveroso esprimere alcune considerazioni.
Fatti come quelli accaduti, purtroppo molto gravi, rispecchiano un malessere più generale che coinvolge l’intera società e il mondo giovanile e inevitabilmente si manifestano anche all’interno di un ambiente educativo come quello scolastico. Per questo, di fronte all’evidenziarsi del problema , abbiamo da sempre collaborato con le Forze dell’ordine, in questo caso in particolare, con la Guardia di Finanza , cui va il nostro sentito ringraziamento.
L’istituto da me diretto è frequentato da 1300 studenti : i fatti accaduti, ripeto, certamente gravi, ne hanno coinvolto un numero ridottissimo , e non possono in alcun modo mettere in cattiva luce né la stragrande maggioranza dei ragazzi che frequentano la scuola con profitto, partecipazione attiva e responsabile, né i docenti o il personale che quotidianamente sono impegnati , tra molte difficoltà, in azioni educative di vario tipo.
Tali azioni vanno nel segno della diffusione della legalità, del rispetto delle regole, dell’ educazione alla salute con interventi informativi e formativi anche contro l’uso di sostanze stupefacenti. Da anni , infatti, abbiamo in Istituto un articolato progetto di educazione alla legalità e di educazione alla salute che coinvolge le varie classi.
È chiaro che fatti come questi, comunque, devono costringere, sia il capo di istituto che l’intero corpo docente ad interrogarsi, affinché l’azione sinergica educativa e di controllo di quanto succede all’interno della scuola, sia la più incisiva possibile. Per questo abbiamo iniziato una riflessione approfondita nei consigli di classe, nel collegio docenti e nel consiglio di Istituto.
Voglio rassicurare i genitori che nel nostro Istituto i loro figli troveranno sempre una ambiente attento, accogliente e sicuro e che insieme al comitato genitori, e ai rappresentanti di classe degli studenti, sapremo trovare le risposte giuste a quanto accaduto: risposte educative e di controllo necessarie.
Voglio infine esprimere la mia personale vicinanza alle famiglie degli studenti coinvolti nell’operazione della guardia di finanza, famiglie che noi conosciamo perché comunque presenti nella vita scolastica dei figli e che ora sono state travolte da questo ciclone. Per quanto ci riguarda noi saremo sempre disponibili a sostenerle e a far in modo che i figli, dagli errori commessi in questa terribile esperienza , sappiano trovare le risorse adeguate e far tesoro di quanto accaduto per affrontare serenamente la loro vita futura.
È chiaro che la scuola farà la sua parte, ma è oltremodo certo che da sola non può risolvere il problema della diffusione di stupefacenti e del consumo da parte dei giovani : fenomeno questo sempre più diffuso che richiede riflessioni e interventi integrati fra famiglia, scuola, enti locali, asl e forze dell’ordine e tutte le agenzie educative presenti sul territorio. Non lasciateci soli ad affrontare il problema e soprattutto non deleghiamo solo alla scuola questo compito.
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