Studenti a casa solo se accompagnati: i presidi di Lodi contrari
«Abbiamo centinaia di ragazzini che prendono il pullman, la direttiva è inapplicabile, noi educhiamo all’autonomia»
Nessun divieto. I ragazzi delle medie possono continuare a uscire da soli dalle scuole della città. Ma non solo. I presidi del Lodigiano, infatti, dopo la direttiva del ministro Fedeli e della sentenza della corte di cassazione che obbliga i genitori a ritirare personalmente i figli a scuola, fino ai 14 anni, sono rimasti alla finestra, in attesa di decisioni ministeriali definitive. Decisioni che, a dire il vero, sembrano più vicine. Pd e Mdp, infatti, hanno presentato degli emendamenti per cancellare l’obbligo della presenza di un familiare fuori da scuola per i ragazzini sotto i 14 anni. «Decidano le famiglie», hanno detto. La ministra Fedeli si è mostrata d’accordo. «Per quanto ci riguarda - commenta il preside Demetrio Caccamo che è dirigente del comprensivo Lodi quinto, capofila dell’ambito scolastico 17 che coinvolge 18 scuole - abbiamo fissato un incontro il 9 novembre per affrontare la questione. Ci siamo confrontati anche con il provveditore Yuri Coppi. Speriamo davvero che la soluzione sia vicina. Non riesco a immaginare come sia possibile prevedere che queste centinaia di alunni che a Lodi vengono a scuola con il pullman da altri paesi siano consegnati solo nelle mani dei genitori». «Anche io - aggiunge il dirigente del comprensivo Lodi 2 Francesco Terracina - non mi sono mosso. Solo per un paio di ragazzi disabili ho chiesto che venissero ritirati dai genitori, ma l’ho chiesto ragionando come papà più che come preside. Credo che nella legge di bilancio che dovrebbe essere approvata entro Natale, ci sarà un emendamento sul tema. Ho visto che in Friuli diversi gruppi di presidi si sono mossi autonomamente». Stessi ragionamenti da parte di Lorenza Badini, dirigente del comprensivo di Maleo. «Nel nostro regolamento d’istituto non si chiede ai genitori di venire a prendere i ragazzi delle medie a scuola - dice -. Il 7 novembre abbiamo il collegio docenti e capiremo come muoverci in attesa di ulteriori direttive. Ho mandato tutti i documenti usciti agli insegnanti perché avessero del materiale sul quale poi confrontarci. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di certificare le competenze all’autonomia dei ragazzi. Che autonomia è questa?».
Cri. Ver.
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