Sulle poste un esposto

alla magistratura di Lodi

«Il Cittadino» si rivolge alla Procura per i disservizi

«Non passa giorno che al nostro quotidiano non pervengano lamentele circa il gravissimo disservizio creato da Poste Italiane con la mancata consegna, in tempi celeri, della corrispondenza. In particolare in questi ultimi mesi anche i quotidiani sono stati consegnati a singhiozzo. Nella città di Lodi per settimane e settimane nella giornata del sabato nessun quotidiano è stato recapitato agli abbonati».

Inizia con queste parole l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Lodi da Ferruccio Pallavera direttore del «Cittadino» per l’interruzione di pubblico servizio nella consegna del nostro quotidiano agli abbonati. Allegato all’esposto ci sono le fotocopie degli articoli apparsi sul «Cittadino» sull’argomento e delle lettere di protesta inviate dai lettori sul medesimo argomento.

Qualche esempio: Pietro Zanaboni (18 gennaio 2011): «Sono abbonato al vostro giornale edizione del sabato e dal 24 dicembre 2010 non ricevo il vostro giornale. Tale disservizio è causato dalle poste italiane che da circa 20 giorni non mi consegnano neppure la posta ordinaria...». Giancarlo Colombo (20 gennaio 2011): «È capitato anche che lunedì 10 gennaio mi sia stato portato il Cittadino del 6, del 7, del 8 – 9 e del 10, quindi 4 numeri, tutti in una volta. Pertanto perde senso essere abbonati». Tino Gipponi (4 febbraio 2011): «Un sabato sì e tre no. Cosa me ne faccio del giornale due giorni dopo, al lunedì? Un contrattempo può essere giustificato, l’abitudine come disservizio, penso proprio di no». Carmen Ansi (11 febbraio 2011): «A che titolo dovrebbe rientrare nell’ambizioso progetto, proiettato verso un servizio migliore, moderno ed efficiente, la consegna di un quotidiano esattamente 48 ore dopo che è uscito?». Gianni Novello (23 febbraio 2011): «Abito in via Cavanna, zona San Bernardo, e dal 23 dicembre scorso ho ricevuto posta solo nei giorni 11, 13 e 21 gennaio! Da allora nulla!».

Tra la fine dello scorso anno e le prime settimane del 2011, con un simile andazzo, un alto numero dei nostri lettori ha preferito non rinnovare più l’abbonamento a “Il Cittadino” e ha scelto di acquistarci tutti i giorni in edicola. Questo per Poste Italiane significherà un’ulteriore perdita di immagine e di introito.

Scrive Pallavera nell’esposto: «Non pretendiamo le scuse per il vergognoso disservizio che ha caratterizzato questi ultimi mesi, scuse che paradossalmente ci sono venute talvolta da alcuni portalettere ma mai dai responsabili preposti, ma domandiamo solo il ripristino della legalità. Per tutto quanto sopra riportato, sono gentilmente a chiedere che la Magistratura intervenga, avviando un’inchiesta che possa stroncare questo inconcepibile andazzo e riporti il Lodigiano, con la corretta consegna della posta, al rango di un Paese civile».

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