Suona la tromba in tutte le occasioni ufficiali: ora Pezzano è maestro

Lodi Suona lo strumento in occasione di cerimonie e ricorrenze: «È la mia passione»

«Con il conseguimento della laurea magistrale ho coronato un sogno che porto avanti da quando avevo dodici anni». Nella parole di Alfonso Pezzano riecheggia tutta la soddisfazione per un obiettivo raggiunto con grande impegno e dedizione, anni di studio, senza mai tirarsi indietro. Alfonso Pezzano, classe 2001, di Lodi si è laureato in tromba al conservatorio Vittadini di Pavia con una votazione di 105 su 110: «Un ottimo risultato», ha detto orgoglioso il giovane, ringraziando chi ha sempre creduto in lui, specialmente la sua famiglia. Da sempre in prima linea durante le occasioni ufficiali, Pezzano, con la sua tromba, ha fatto vibrare le occasioni istituzionali di tutto il Lodigiano, regalando un’atmosfera solenne alle manifestazioni, sulle note de “Il silenzio”. «La mia passione per la tromba è nata quando ero solo un ragazzino, vedendo suonare la banda, per cui avevo deciso di iniziare a studiare per poter coronare il mio sogno». Da quando aveva solo sedici anni, Alfonso partecipa alle occasioni istituzionali per le Forze di Polizia e durante le commemorazioni e non perde occasione per far risuonare, al ritmo della sua tromba, il territorio dove è nato e cresciuto: «È stata un’emozione indescrivibile suonare dinnanzi alle istituzioni e le autorità locali, celebrando i medici caduti in pandemia, poi durante la commemorazione dei caduti di Nassyria e marciare con l’Arma dei carabinieri, con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza: tutto questo mi ha fatto riscoprire il senso della gratitudine, della partecipazione e dell’appartenenza». E, proprio grazie alla sua dedizione, infatti, il ragazzo ha già portato a casa un riconoscimento importante da parte del Comune di Lodi: «In occasione di San Bassiano, lo scorso anno, il Comune di Lodi mi ha consegnato una benemerenza per il riconoscimento del tempo che ho dedicato alla comunità e per il sentimento di appartenenza alla mia terra: è stata una grandissima emozione». Tra i sogni nel cassetto, Alfonso confida di desiderare tanto, prima o poi, di far parte di una grande orchestra. «Ora suono tra Lodi e Pavia e, nella vita di tutti i giorni, mi dedico allo studio dello strumento. Tra i progetti che sto portando avanti, collaboro con le scuole: portando la mia esperienza, parlo ai ragazzi dell’importanza di avere un obiettivo nella vita e di non mollare alla prima difficoltà con l’obbiettivo di combattere il fenomeno della dispersione scolastica».

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