Proseguono le indagini sull’omicidio del professore milanese Adriano Manesco, ritrovato fatto a pezzi e chiuso in una valigia in un cassonetto di via Gandini a Lodi. La procura ha disposto infatti un sequestro nella ditta in cui lavorava G.C., il giovane piacentino accusato con l’amico P.G. dell’omicidio. Qui infatti verrebbe utilizzato un tipo di nylon molto simile a quello usato per avvolgere i resti del 77enne dopo l’omicidio. Il sospetto quindi è che G.C. abbia preso quel nylon proprio sul posto di lavoro.
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