Il simbolo di Sergio Tadi, in corsa per il Broletto con Primavera Lodigiana, è pronto. Così come lo slogan: “Fuori dai giochi dei partiti”. «Nel simbolo non ci sono nè ci saranno simboli dei partiti - spiega il candidato sindaco -, a differenza di altri che invece li hanno ma sostengono il contrario (Giuliana Cominetti, ndr). Questa è una lista apartitica, mentre un’altra lista a nostro sostegno è già pronta, sarà presentata a breve. Non siamo in squadra nè con Buzzi nè con Staltari».
Tadi, affiancato da Francesco Milanesi, ieri ha anticipato alcune proposte che faranno parte del programma. Prima tra tutte l’abolizione dei contributi previsti ogni anno ai gruppi consiliari: «Questi soldi dovrebbero essere destinati al fondo anticrisi, un piccolo intervento che oggi però può servire - dice Tadi -, si tratta di circa 25mila euro l’anno». Oltre al wi-fi gratuito in città, «purché funzioni davvero e non a spot», puntualizza Milanesi.
La squadra del consigliere uscente ha puntato l’attenzione sulla necessità di abbattere le barriere architettoniche in città, nelle strade e negli uffici pubblici: «una volta per tutte annulliamo il problema».
All’attenzione del gruppo anche l’Imu, per la lista è possibile ritagliarsi un margine d’intervento: «Devono essere rimodulate le aliquote per gli immobili utilizzati dagli artigiani e dai commercianti - dichiara Angelo Bassi -, aumentando fino all’1,06 quelle sulle banche, questo perché gli istituti di credito hanno una capacità di finanziamento superiore. Dal mio punto di vista sarebbe opportuno abolire anche la tassa di soggiorno, che penalizza gli alberghi della città senza dare introiti aggiuntivi al Comune».
Nel fine settimana saranno organizzati i primi gazebo: «Partiremo dalle periferie, anche perché, a dispetto di quanto dicono alcuni candidati, tutti bersagliano il centro storico», commenta Milanesi. Sabato mattina la squadra sarà davanti alla chiesa delle Fanfani, nel pomeriggio nella zona del Carrefour in viale Italia, domenica mattina in piazzale Barzaghi. «Sarà una campagna elettorale low cost», precisa Tadi.
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