Tangenti su otto appalti Atm per 150 milioni: perquisizioni anche nel Lodigiano

Arrestate 12 persone al centro dell’inchiesta della procura di Milano, la guardia di finanza esegue accertamenti negli uffici delle società coinvolte. Un arresto a Merlino.

Ci sono 8 appalti per un totale di 150 milioni di euro al centro dell’inchiesta della Procura di Milano che ha portato all’arresto di 12 persone e una ai domiciliari con accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio. L’indagine ha riguardato 30 persone fisiche e otto società. Tra gli arrestati risultano esserci due manager di Alstom Ferroviaria e uno di Siemens Mobility. Sono in corso perquisizioni e sequestri di documentazione amministrativo-contabile e di supporti informatici nelle abitazioni degli indagati, gli uffici di Atm, e le sedi delle società coinvolte, nelle province di Milano, Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.

Secondo quanto finora trapelato dell’attività in corso da parte del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, sarebbe stato arrestato un dirigente Atm che all'epoca dei fatti contestati era responsabile del “segnalamento” sulla maggior parte delle linee della metropolitana e l’inchiesta avrebbe preso le mosse dalle frenate improvvise, con contusi e feriti, della linea Rossa M1. A firmare le ordinanze cautelari il gip milanese Lorenza Pasquinelli, che per diversi anni era stata giudice e gip a Lodi. Un tecnico di alto livello della Siemens è stato arrestato a Merlino.

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