TIMORI A MELEGNANO Alla Rsa Castellini sfiorata la paralisi: coop in crisi, ci pensa la prefettura
L’emergenza si è risolta con l’intervento urgente della prefettura di Milano, al tavolo anche i sindacati
Venti giorni di tempo per chiudere una vicenda che dopo la durissima stagione Covid avrebbe rappresentato «un accadimento altrettanto grave e senza precedenti, ovvero l’interruzione di un servizio essenziale come l’assistenza in una casa di riposo». Tirano un sospiro di sollievo rappresentanti sindacali e lavoratori, ma anche dirigenza e responsabili della Fondazione Castellini di Melegnano, dove si è risolta con l’intervento d’urgenza della Prefettura di Milano l’emergenza aperta dall’inaspettata comunicazione di fallimento presentato, due giorni fa, dalla cooperativa che gestisce i servizi socio-sanitari all’interno della Rsa.
La cooperativa Sana Service di Pavia, infatti, aveva comunicato, come si legge nella convocazione urgente arrivata dai vertici della Prefettura, l’intenzione «a far data dal prossimo 15 novembre di interrompere le prestazioni sanitarie rese dal proprio personale», una doccia fredda per i poco meno di cento lavoratori, ma anche per i rappresentanti sindacali che, spiegano Antonio Bagnaschi, FP-Cgil, Michela Loberto, Cisl, e Walter Gelli, Cub Sanità, sapevano delle «scaramucce in atto tra cooperativa e committente ma certo non ci aspettavamo una presa di posizione così netta».
La comunicazione, resa nota due giorni fa, ha spinto i rappresentanti sindacali ha proclamare lo stato di agitazione e a chiedere l’intervento urgente della Prefettura che «ha risposto con sollecitudine e prontezza» rimarca Alberto Motta, segretario generale FB Cgil, utilizzando «le proprie competenze istituzionali per ricomporre una situazione potenzialmente esplosiva». L’incontro tenutosi ieri mattina in Prefettura, al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali e una delegazione dei lavoratori, anche la cooperativa Sana Service e i vertici della Fondazione Castellini, ha ottenuto un doppio risultato, da un lato la garanzia del proseguimento del servizio da parte del personale della coop, dall’altro l’impegno della Fondazione ad assumere «alle proprie dirette dipendenze – si legge nel comunicato diffuso dalla Prefettura – i lavoratori della cooperativa entro i prossimi 20 giorni, mantenendo i livelli retributivi attualmente goduti». Stato di agitazione sospeso, e «già dai primi giorni della prossima settimana – anticipano i rappresentati sindacali – inizieranno i primi incontri con la Fondazione per definire i termini dell’assorbimento occupazionale».
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