«Governo e parlamento individuino con urgenza tutte le iniziative necessarie per assicurare che il passaggio delle competenze in materia di manutenzione degli edifici giudiziari dai Comuni allo Stato non si risolva nell’ennesimo disservizio»: è l’appello lanciato questa mattina in tribunale a Lodi dall’Associazione nazionale magistrati che, per la prima volta, dà vita a un documento congiunto con l’Ordine degli avvocati di Lodi e le rappresentanze sindacali unitarie del tribunale e della procura della Repubblica. Dopo che l’accesso agli uffici di una donna armata di coltello, il 26 maggio scorso, aveva acceso i riflettori su diverse carenze strutturali in materia di sicurezza, a carico del Comune, è emerso che da settembre tutti questi interventi saranno direttamente onere dello Stato. Ma, a due mesi dalla riforma, nessuno ha dato ancora indicazioni. Da qui l’appello pubblico, che si estende anche a temi caldissimi quali l’efficienza del sistema giustizia, con i necessari investimenti in termini di personale e relativa qualificazione, e l’invito allo Stato affinché non dimentichi i “piccoli” tribunali come quello di Lodi.
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