Più controlli con l’autovelox per rendere le strade più sicure. È questa la “ricetta” per diminuire il numero degli incidenti e dei morti, scaturita ieri dall’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale che si è riunito in prefettura . Fra le proposte, quella di installare una postazione fissa di rilevazione della velocità in tangenziale a Lodi, dalla rotonda di San Bernardo verso Crema, e di posizionare cartelli con la scritta “controllo elettronico della velocità” sulla nuova tangenziale di Tavazzano, per poter cominciare ad utilizzare anche lì il telelaser.
Proprio questi due tratti sono stati individuati come i più pericolosi dell’intera viabilità provinciale. Se è vero infatti che il maggior numero di incidenti (precisamente il 58 per cento di quelli avvenuti fra il 2011 e il 2015) si sono registrati su strade comunali (e anche qui l’Osservatorio propone maggiori controlli con gli autovelox), è anche vero che fra le strade extraurbane quelle con il tasso di incidentalità più alto sono proprio la tangenziale di Lodi (con 4,4 incidenti per chilometro) e la via Emilia (2,8). Seguono la Paullese nel tratto di Zelo (2,2), la sp 235 (2,1) e la 234 Mantovana (1,4).
Complessivamente, nel 2015, gli incidenti sono stati 806, il dato più basso del periodo rilevato: erano 954 nel 2011, con un andamento in continuo calo. Lo stesso si può dire per gli schianti con esito mortale. Nei 5 anni sono stati in tutto 48, con 53 vittime, ma si è passati dai 16 morti degli anni 2011 e 2012 ai 14 del 103 ai 3 e 4 del 2014 e del 2015. Un trend positivo che purtroppo non è confermato quest’anno. Nei primi sei mesi, infatti, solo i carabinieri di Lodi e Codogno hanno già rilevato 10 incidenti mortali con 15 decessi.
Tornando al periodo in esame, 2011-15, 13 incidenti mortali su 48 sono avvenuti su strade comunali, 11 sulla via Emilia e 5 sulla provinciale 235 (di cui 4 a Pieve), 3 sulla sp 17, 2 sulla sp 23, sulla 115 e sulla tangenziale di Lodi (15 infine su altre provinciali). Fra le cause spicca la velocità (in sei casi), la guida sotto l’effetto di alcol o droga, i sorpassi e il mancato rispetto delle precedenze.
Sempre per quanto riguarda la mortalità sulle strade, emerge che gli orari più critici sono quelli del primo pomeriggio (da mezzogiorno alle 15) e della notte (da mezzanotte alle 3).
I dati sono stati raccolti dalla polizia stradale di Lodi e ieri sono stati illustrati dalla comandante Patrizia Villano, davanti al prefetto Patrizia Palmisani e ai vertici di tutte le forze dell’ordine locali.
In vista dell’esodo estivo del prossimo fine settimane, considerato da bollino nero, la prefettura raccomanda agli automobilisti prudenza e di osservare le norme del codice della strada, dalle cinture di sicurezza all’uso del cellulare. Con Anas e Autostrade è stato varato il “piano” per fronteggiare eventuali emergenze dovute a incidenti.
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