Truffatori clonano il sito di vendita della storica officina, l’allarme di Moroni e la denuncia in questura

Cornegliano «Hanno hackerato la pagina Autoscout24.it. Hanno cambiato il numero di telefono e i prezzi delle nostre auto: convincono le persone a versare la caparra per fermare l’auto perché ci sono diverse persone interessate. “Arrivano da realtà in fallimento”, dicono e poi forniscono l’Iban per l’acconto»

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Truffatori hackerano il sito di vendita dell’officina Moroni, la vigilia di Pasqua, scatta la denuncia alla questura di Lodi.

Era già successo a dicembre con un altro venditore lodigiano, ora è toccato alla storica officina di Cornegliano Laudense. Uno dei titolari, Alessandro Moroni, che si occupa proprio della vendita lancia un’allerta alla popolazione affinché nessuno cada più nella truffa.

«È stato modificato il sito www.autoscout24.it - spiega Moroni -. Un collega questa mattina mi ha chiamato e mi ha avvertito: “Guarda che c’è qualcosa che non va, i prezzi delle vostre auto sono così bassi?”. Sono andato sul sito a controllare, hanno lasciato le immagini delle nostre auto, dei capannoni e anche il nome della società “Automoroni srl”, solo che hanno modificato il mio nome che da Alessandro Moroni è diventato Alessandro Preganziol, il numero di telefono da contattare (mentre quello di fax è un numero vecchio che aveva l’officina), e abbassato i prezzi delle auto. Mi sono rivolto subito alla questura».

Tre persone che vivono nel Lodigiano hanno capito che qualcosa non andava e hanno telefonato al numero di Automoroni, presente sulle Pagine bianche e che è collegato al cellulare di Alessandro Moroni, per fare una verifica. «Ci hanno spiegato che questi truffatori convincono le persone a lasciare una caparra subito perché, dicono loro, ci sono già 4 o 5 persone interessate. Ho avvisato di non fare nulla che è una truffa. Il problema è che essendo la vigilia di Pasqua non riesco a far modificare il sito fino a martedì. I gestori della pagina non mi rispondono. Per questo voglio mettere in allerta le persone».

Il prezzo di una macchina che costava 26mila euro è diventato 14mila, una da 12 è in vendita a 4mila.

«Quando le persone chiedono come sia possibile - spiega Moroni -, i truffatori si giustificano dicendo che l’hanno presa da realtà in fallimento e si fanno versare l’acconto sul loro Iban. Alle foto delle mie auto ne hanno aggiunte altre. Hanno messo una Porsche a un prezzo irrisorio: uno non può dire di “no”».

Moroni ha già ricevuto tre chiamate, una alle 11.30, una alle 15 e un’altra intorno alle 17 da persone che volevano verificare la veridicità delle informazioni ricevute prima di fare il bonifico. Chissà quanti, nel frattempo, sono caduti nella truffa.

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