A pochi giorni dall’arresto di tre truffatori, un’altra banda è già tornata a colpire in città. Questa volta si sono rifatti vivi il falso poliziotto e il falso tecnico del gas, che intorno alle 8.30 si sono presentati alla porta di una signora di quasi novant’anni in via Raffaello, nella zona di San Fereolo. Con l’inganno, facendole credere cioè di aver già subito un furto, i due sono entrati in casa e le hanno razziato tutto l’oro che aveva. Il marito era fuori per delle commissioni. Quando è rientrato ha capito cosa era successo in realtà e ha dato l’allarme.
La questura è arrivata subito con una pattuglia. Gli agenti hanno parlato con gli anziani, ancora molto confusi, per riuscire a tracciare almeno un identikit dei malviventi e capire come avevano agito. E pare proprio che i responsabili siano la banda che già, nei mesi scorsi, ha messo a segno una lunga serie di truffe. Ora erano fermi da qualche tempo, anche perché l’ultima razzia, avvenuta vicino a viale Pavia, aveva fruttato quasi ventimila euro fra gioielli e contanti.
La ricostruzione dei fatti di ieri è ancora incerta, visto che la questura per il momento ha preferito non divulgare dettagli.
Fatto sta che la donna, di prima mattina, era sola in casa. Un signore distinto ha bussato alla sua porta presentandosi come un poliziotto. Aveva degli oggetti in mano, trovati in possesso (ha detto) a un ladro che aveva agito in zona. Con lui c’era anche un complice, falso tecnico del gas, che ha detto di essere lì per dei controlli.
Il poliziotto quindi è entrato. Per controllare se anche lì fosse stato rubato qualcosa ha chiesto alla signora di guardare se i preziosi di casa erano ancora al loro posto. Una volta visto il nascondiglio, è stato un gioco da ragazzi tornare in camera e arraffare tutto.
Truffe simili si sono già verificate in città dallo scorso aprile. La polizia ha stilato anche un identikit degli autori, italiani, uno più alto e l’altro basso e “in carne”. Ormai per le forze dell’ordine sono diventati un vero incubo, visto che finora non hanno mai commesso nemmeno un errore che possa permettere di identificarli e assicurarli alla giustizia.
Un’altra banda, invece, di falsi tecnici Telecom, è stata sgominata solo pochi giorni fa dalla squadra mobile e dalle volanti della questura. Tre giovanissimi, un 19enne di Lodi e due bergamaschi di 19 e 21 anni, prendevano di mira gli anziani: prima telefonavano a casa annunciando la visita di un tecnico per controlli sulla linea, poi si presentavano a casa e lì, tenendo la vittima vicino al telefono, andavano nelle stanze e facevano razzia. A tradirli è stata un’impronta lasciata nell’abitazione di una loro vittima in via Monti e il numero da cui chiamavano gli anziani prima di agire, sempre lo stesso, risultato nella disponibilità del 19enne di Lodi. Ora si trovano in carcere, mentre le indagini su di loro proseguono per scoprire altre truffe commesse.
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