Uccisa dal treno e «sbarra aperta», ma la procura ha ancora dubbi
Maleo, il caso si chiuderà a breve, sembra però che la perizia cinematica possa anche portare a un’archiviazione
È alle battute finali l’inchiesta della procura di Lodi per omicidio colposo in relazione alla tragedia di Elisa Conzadori, la 34enne di Pizzighettone travolta dal treno Regioexpress Milano - Mantova, la mattina di Ferragosto del 2020, al passaggio a livello di via Case Campagna, a Maleo, mentre tornava dal primo turno di lavoro al Famila di Codogno. La perizia cinematica dell’ingegner Domenico Romaniello è da settimana scorsa sulle scrivanie del Pm e del procuratore Domenico Chiaro, ma sembra di capire che tutte le ipotesi sono aperte ancora oggi, a 9 mesi da un incidente che due testimoni spiegano con l’improvvisa riapertura della sbarra che avrebbe dovuto far fermare Elisa. Anomalia che Rfi dichiara non aver alcun riscontro nelle registrazioni grafiche di quella mattina.
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