
Un anno di mandato per il consiglio dei ragazzi di Lodi
IL BILANCIO I più giovani progettano il futuro della città con un questionario che ha coinvolto oltre 900 lodigiani di tutte le età
Si sono confrontati, hanno lavorato, hanno immaginato il futuro della città. Con il supporto sì del consiglio comunale dei “grandi”, ma attivando strumenti nuovi, come il questionario che ha permesso di sondare opinioni e sentimenti di qualcosa come 921 cittadini di tutte le età. Sette sedute di lavoro, un evento di presentazione pubblica nell’ambito della Festa dei popoli dello scorso maggio, un’indagine aperta alla città, per capire in che modo le loro proposte progettuali potessero andare incontro ad abitudini, bisogni e desideri degli abitanti di Lodi. È il bilancio del primo anno di mandato del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Lodi, novità voluta dall’amministrazione Furegato e concretizzata nell’ultimo anno scolastico. Al novembre 2024 risalgono le votazioni nelle scuole del capoluogo, che hanno permesso di eleggere il consiglio che si è poi insediato formalmente il 22 gennaio scorso, con la cerimonia ospitata in aula consiliare.
Il processo di partecipazione dei ragazzi è stato gestito dai facilitatori della cooperativa ABCittà con la condivisione del tavolo degli adulti, composto da insegnanti e da consiglieri comunali in rappresentanza di maggioranza e opposizione e dagli assessori Laura Tagliaferri, anche vicesindaco e assessore all’Istruzione, e Mariarosa Devecchi, con delega alla Partecipazione. Tra le azioni innovative il questionario che ha coinvolto 921 intervistati di tutte le età e concentrato su uso e cura dei parchi e partecipazione alle vita pubblica, che racconta aspetti di vita diversi. Dai parchi più vissuti della città (Villa Braila e Isola Carolina) al sentimento degli intervistati, con il 56 per cento vorrebbe partecipare a iniziative del Comune, il 30 per cento che si prende cura degli spazi verdi, ma ci sono anche 60 giovani, circa il 17,5 per cento, che hanno dichiarato di non essere interessati alla cura della propria città. Sul fronte dell’inclusione invece circa il 10 per cento degli intervistati non si sente incluso nella società; un dato di esclusione che emerge ancora di più tra i giovani, dato che solo il 6,6 dei giovani dichiara di sentirsi realmente incluso.
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