Un centro per l’infanziada 2,5 milioni di euro:cantieri al via in giugno

È previsto per il prossimo mese di giugno l’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo asilo nido presso l’ex Istituto Fanciullezza, primo lotto dell’impegnativo piano di riqualificazione della struttura che sorge in strada Vecchia Cremonese. Mercoledì scorso, la giunta comunale ha infatti approvato il progetto esecutivo dell’intervento, elaborato dallo studio Zpz Partners di Modena, ponendo in questo modo le condizioni per attivare la procedura della gara d’appalto con cui sarà affidato l’incarico di eseguire l’opera, il cui quadro economico ammonta a 2.500.000 euro, di cui 2.044.000 euro di importo a base d’asta (comprensivo di oneri per la sicurezza e Iva al 10 per cento) e 456.000 euro di somme a disposizione per lavori in economia (156.000 euro), spese tecniche (200.000 euro), imprevisti (63.000 euro), allacciamenti a servizi pubblici (20.000 euro), incentivi di progettazione e pubblicità (23.000 euro). Dall’insediamento del cantiere, i tempi di realizzazione sono programmati in 390 giorni naturali e consecutivi.

PIANO FINANZIARIO COPERTO

«Il piano finanziario dell’intervento – sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - è già interamente coperto e stanziato a bilancio, con 1.700.000 euro di risorse proprie del comune ed un contributo regionale di 800.000 euro. Proprio la concessione del contributo regionale ci impone di avviare sollecitamente le procedure di gara e l’insediamento del cantiere, pena la perdita delle risorse assegnate. L’investimento di questi 2.500.000 euro pone al momento il comune fuori dai limiti di spesa stabiliti dal Patto di Stabilità per l’esercizio 2011, ma l’amministrazione ha deciso ugualmente di dar corso all’intervento, sia per l’importanza che riveste, sia per la chiara priorità di non perdere l’opportunità del contributo regionale. Nel corso dell’anno verranno poi adottati adeguati accorgimento contabili che consentano di rientrare nei limiti del Patto di Stabilità».

UN COMPLESSO DI ATTIVITÀ

«Il progetto – spiega l’assessore alle opere pubbliche, Enrico Brunetti - prevede di organizzare nell’Istituto Fanciullezza un Centro per l’Infanzia articolato in numerose attività. Al piano seminterrato (oggetto di questo primo lotto di lavori) troverà collocazione l’asilo nido, su una superficie complessiva di 803 metri quadrati (compresi gli spazi esterni); al piano rialzato verranno realizzati la reception, l’area di accoglienza e un book shop (114 metri quadrati), la caffetteria (178 metri quadrati), uno spazio polifunzionale (265 metri quadrati) e lo spazio famiglia 0-3 anni (210 metri quadrati); al primo piano primo il centro gioco (spazio gioco + laboratorio giocattoli: 516 metri quadrati) ed un centro di documentazione sull’infanzia (214 metri quadrati). L’idea base del progetto è di conservare e valorizzare l’edificio razionalista dei primi anni ‘30 procedendo secondo criteri di restauro del moderno e delegando a sistemi ambientali, a scala intermedia tra l’architettura e l’arredo, il compito di organizzare le funzioni del Centro e gestire l’immagine di bambino che deve essere supportata e rappresentata. Il progetto si articola quindi in alcune fasi che si possono sintetizzare in cinque punti: 1) recupero filologico dell’edificio, conservando e valorizzando le caratteristiche tipologiche e formali del progetto originale, restaurando quindi il progetto razionalista e rendendolo visibile, nella sua integrità. L’intervento di restauro del moderno dell’edificio prevede il rifacimento delle finiture, dato che lo stato di degrado è tale da prevedere la esecuzione di intonaci, pavimenti, infissi, rivestimenti; 2) miglioramento statico e antisismico, con interventi che rendano la struttura adeguata agli standard normativi contemporanei e alle vigenti leggi antisismiche; 3) rifacimento degli impianti per adeguamento alle funzioni previste e agli standard normativi contemporanei; 4) progettazione di interni attraverso sistemi ambientali per organizzare le attività e veicolare l’immagine del bambino; 5) sistemazione dell’area esterna a parco aperto al pubblico e zona verde del nido».

LABORATORIO DI AUTO-APPRENDIMENTO

«Il tema progettuale principale – osserva l’assessore alle politiche sociali, Silvana Cesani - è la costruzione di un ambiente per l’infanzia dove l’identità, funzionale ed estetica, di tale spazio racconti e supporti una precisa immagine del bambino: l’ambiente, inteso come insieme di qualità spaziali e sensoriali che comprendono l’architettura, gli arredi, le qualità immateriali dello spazio (colore, luce, materiali, acustica, microclima), risulta infatti determinante in un progetto pedagogico. La sfida progettuale consiste nel realizzare un luogo per un bambino competente, esploratore, dotato di cento linguaggi e grandi abilità: non un involucro vuoto da riempire di informazioni e regole, ma un soggetto protagonista. Un ambiente che si ponga come un grande laboratorio per l’auto-apprendimento del bambino, in grado di supportare e stimolare i singoli e differenti percorsi di crescita, che venga plasmato dalla attività e dalla progettualità dei bambini, degli insegnanti, del personale, ma che anche ne influenzi i processi cognitivi e le percezioni e che contribuisca a formare l’identità degli individui che lo abitano. Un ambiente per le famiglie e per gli operatori. Un luogo che rifletta l’obiettivo di lavorare con i genitori per supportarli nel loro compito educativo e nel piacere di osservare la crescita dei loro figli. Un luogo che testimoni la professionalità e la cultura dell’infanzia».

L’area Nido verrà allestita secondo precisi criteri pedagogici, con diverse “occasioni” di gioco e sperimentazione, distribuite sia negli spazi coperti che nel verde, creando un accesso diretto alla vasta area a nord dalla piazzetta centrale; la presenza di questo spiazzo centrale consentirà un buon equilibrio all’esterno tra aree pavimentate e non, con la previsione di una una pavimentazione antiurto in corrispondenza delle altalene, come da normativa.

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