Un “percorso a ostacoli” per gli studenti universitari

Lodi In via del Sandone il cedimento di una parte della scarpata mette a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti

Percorsa ogni giorno da decine e decine di studenti a piedi o in bicicletta, ma anche da podisti, via del Sandone, la strada che porta al polo universitario veterinario di Lodi e più in là verso Lodi Vecchio, sta diventando sempre più un tragitto a ostacoli.

Dotata di una pista ciclabile definita solamente da alcune righe sbiadite a bordo della carreggiata, questa strada non ha mai brillato per sicurezza e comodità. Oggi però transitarvi sta diventando sempre più un problema. La causa è da ricercarsi in un cedimento della scarpata che accompagna un corso d’acqua a bordo della strada, probabilmente causata dalle piogge di questi giorni: per segnalare la situazione nella parte di carreggiata interessata sono stati posizionati, per una decina di metri di lunghezza, alcuni new jersey rossi e bianchi e svariati sacchetti di sabbia.

Una misura che se da una parte è utile per far notare agli automobilisti il potenziale pericolo, dall’altro risulta essere svantaggiosa per i ciclisti, visto che sacchi e new jersey sono stati collocati proprio in mezzo alla pista ciclabile, di fatto rendendola non più percorribile e inservibile. Ciclisti e pedoni sono così costretti a transitare sul ciglio della strada, a pochi palmi di distanza da auto, moto, autobus, camion, mezzi agricoli che si dirigono verso la rotonda per Lodi Vecchio. Il secondo problema di via del Sandone riguarda la barriera di metallo che corre lungo un lato della carreggiata. Il guard rail sta cedendo in più punti, seguendo il franare del terreno della scarpata.

A minare ulteriormente la stabilità del manufatto è stata, molto probabilmente, anche una vettura che affrontando l’uscita dalla vicina tangenziale a velocità sostenuta, è andata a sbattervi contro, come si può facilmente intuire dai segni di frenata ancora ben presenti sul terreno. Prima che la frana possa interessare direttamente anche la carreggiata stradale serve intervenire in maniera tempestiva: solo così si potrà salvaguardare la sicurezza di pedoni e ciclisti, evitando che la situazione possa degenerare in una problematica ben più ampia.

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