Angelo Romeo, latitante dal maggio dell’anno scorso, é stato arrestato alla stazione centrale di Milano dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Romeo, 43 anni, contiguo alle cosche Alvaro di Sinopoli e Pesce di Rosarno, era sfuggito all’esecuzione del provvedimento di cattura emesso nel mese di maggio dell’anno scorso dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito dell’Operazione «Santa Fe», che aveva consentito alle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro di smantellare una cellula ‘ndranghetista operante nella Piana di Gioia Tauro dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, utilizzando diversi porti commerciali italiani, tra i quali Gioia Tauro, Genova, Livorno e Vado Ligure. Romeo, accusato di operare in stretto contatto con i fratelli Giuseppe e Vincenzo Alvaro, é considerato il responsabile della pianificazione per l’importazione dei carichi di droga provenienti dal Sudamerica, assicurando il collegamento tra le componenti criminali della fascia jonica calabrese e i fornitori.
Romeo è stato individuato presso la stazione di Milano, mentre era in compagnia di un suo parente. Sottoposto a controllo, ha fornito documenti falsi, affermando di voler partire per un periodo di vacanza in Calabria. Messo alle strette, ha infine confermato le sue vere generalità. È stato quindi portato in carcere a San Vittore. Dalle indagini è risultato che durante la latitanza, Romeo si era nascosto a Lodi; i finanzieri hanno denunciato per favoreggiamento una persona che pagava l’affitto e si era intestata le bollette per l’appartamento dove si nascondeva il latitante.
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