Un piano per la “rotatoria della paura”

Comune e Provincia puntano a un sottopasso alla Faustina

Un piano per cancellare la “rotonda della paura”, lo svincolo della Faustina già al centro di diversi incidenti. Il progetto prevede di realizzare un sottopasso tra via San Colombano e la strada provinciale 23. Per verificare la fattibilità dell’intervento il Broletto ha affidato uno studio alla società Erre.Vi.A. di Trezzano sul Naviglio, una ditta specializzata in ricerche di ingegneria civile, in particolare in ambito viabilistico e ambientale. Per il ridisegno dello svincolo il Comune di Lodi ha messo sul piatto la somma di 40 mila euro (di cui 20mila saranno coperti da palazzo San Cristoforo).

L’incarico alla società Erre.Vi.A. è suddiviso in due fasi. Anzitutto verrà svolta un’analisi del traffico, con l’esame dei flussi delle auto che attraversano l’arteria. E il passo successivo sarà quello di elaborare un piano d’intervento per migliorare la situazione. I tecnici dovranno fare una proposta per rendere la circolazione dei mezzi in zona più scorrevole e sicura. «Questa è un’opera per noi strategica, su cui vogliamo impegnarci in prima persona – informa l’assessore del Broletto Enrico Brunetti – abbiamo per questo voluto assegnare uno studio preparatorio a degli esperti. L’obiettivo è ripensare complessivamente la disposizione di quello svincolo. L’ipotesi è quella di realizzare un sottopasso, che non abbia un grande impatto sull’ambiente e che sia in grado di dare risposta ai problemi viabilistici della zona. Come verrà realizzato e quale sarà in futuro il ridisegno della viabilità è proprio il compito che abbiamo assegnato ai tecnici». La ditta avrà circa due mesi per sciogliere tutti questi nodi: i primi elaborati sul traffico dovranno essere consegnati entro 30 giorni dalla firma del contratto d’incarico e lo studio di fattibilità dovrà essere pronto in altri 30 giorni. Per rifare la nuova rotatoria alla Faustina era stato siglato anche un protocollo d’intesa tra Comune e Provincia di Lodi, accordo formale che risale all’aprile scorso. E ora gli enti locali hanno fatto il primo passo.

Il rebus da risolvere rimane quello dei finanziamenti. Perché la maxi opera costerà diversi milioni di euro. E poi il tratto di strada è di proprietà dell’Anas. L’obiettivo è quello di consegnare alla società pubblica il progetto pronto, per poi raggiungere un’intesa sui tempi dell’intervento e sulla copertura economica. «Come Provincia faremo la nostra parte. Contribuiremo con lo stanziamento per coprire una parte dei fondi necessari per il progetto e abbiamo già previsto delle somme in bilancio per l’intervento vero e proprio – fa sapere l’assessore di San Cristoforo Nancy Capezzera –; abbiamo anche ottenuto la garanzia di un interessamento da parte di Regione Lombardia, che potrà fornire il suo aiuto per la grande opera, in più anche Anas dovrà contribuire. L’ipotesi che noi vorremmo fosse realizzata è quella di un sottopasso, senza grandi scavi: la tangenziale rimarrebbe a raso, mentre il collegamento verso la provinciale 23 passerebbe sotto. In più importante sarà la realizzazione di un collegamento ciclopedonale».

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