Una “bomba” ecologica sotto la città

Nella Molina inquinamento batteriologico da record

Una bomba ecologica sotto il cuore di Lodi: la roggia Molina che attraversa la città sotto i giardini del Passeggio ha un livello di inquinamento batteriologico di 10 volte maggiore rispetto al corso d’acqua superficiale più inquinato rilevato da Arpa in Lombardia nel 2011. Le analisi sono state effettuate da Arpa e Asl su indicazione del comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, che da tre anni indaga sullo stato di quel corso d’acqua. Il Comune di Lodi ha preso atto dei rilievi ed emanato un’ordinanza per il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua della Molina, nel tratto scoperto a valle della città, sia per uso potabile sia per uso irriguo nei campi.

I campioni di acqua prelevati lo scorso 19 giugno e analizzati da Arpa e Asl hanno dato risultati impressionanti. In particolare sono stati rilevati valori del tutto fuori controllo di Escherichia Coli, il principale indicatore di contaminazione fecale. Nelle acque destinate al consumo, il batterio deve essere assente mentre il valore limite per gli scarichi in acqua dai depuratori urbani è di 5 mila UFC (Unità Formanti Colonia, l’unità di misura della concentrazione batterica) per 100 millilitri. I valori riscontrati nella roggia Molina sono di 1 milione 363 mila 600 UFC per 100 millilitri. Il valore più alto d’inquinamento di un corso d’acqua superficiale rilevato da Arpa nel biennio 2010-2011 era stato di 140 mila circa, un decimo della carica batteriologica presente nella Molina. Le analisi sono state condotte su campioni del tratto sotto la scarpata morfologica di via Vecchia Cremonese e hanno evidenziato anche tracce di Salmonella. Non sono invece fuori norma i valori delle analisi di natura chimica.

Il Corpo Forestale dello Stato ha provveduto immediatamente a interessare della questione il Comune di Lodi per interdire l’utilizzo dell’acqua della roggia per qualsiasi scopo.

«Il Comune di Lodi ha dato piena collaborazione e in accordo con la Procura e con la collaborazione, oltre che del Comune anche di Arpa e di Asl, siamo intenzionati a effettuare un intervento risolutivo della questione, nel senso di avere per la prima volta una conoscenza approfondita di quanto accade in roggia Molina lungo tutto il suo tragitto - dice il vicequestore aggiunto, comandante provinciale della Forestale Andrea Fiorini -. Proprio per questo abbiamo attivato, insieme al comune che ci ha messo le risorse, un’operazione di videoispezione del tratto tombinato della Roggia, da piazzale Fiume al Passeggio. Monitoriamo tutti gli scarichi civili o industriali che arrivano direttamente in roggia Molina e le situazioni anomale, per esempio il troppo pieno della fogna che riversa in Molina. Al termine di questo lavoro avremo finalmente un quadro preciso della situazione».

Una situazione potenzialmente esplosiva: se per eventuali scarichi industriali potrebbe scattare la denuncia penale, per gli scarichi civili c’è una sanzione amministrativa. E vista la carica batteriologica della roggia è probabile che confluiscano in Molina, magari a insaputa degli stessi proprietari, molti scarichi di palazzi e abitazioni risalenti a costruzioni dal Dopoguerra a oggi.

Andrea Bagatta

Secondo la Forestale le analisi mostrano un livello di inquinamento batteriologico dieci volte maggiore rispetto al corso d’acqua superficiale più sporco rilevato dall’Arpa nel 2011

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