Dimmi che campagna elettorale farai, e ti dirò chi sei. Ma ci vorrebbero troppe pagine per farlo. Perché questa volta i candidati si combattono pure sulle fiancate di bus e corrierine, e per accalappiare gli elettori si sbizzarriscono con campagne promozionali che nemmeno la famiglia Beckham. Dietro le quinte, poi, si nascondono “geni del marketing” in cerca della trovata. Che poi alla fine non si rivela sempre proprio azzeccata.
Prendiamo per esempio il vice presidente della Provincia, nonché esponente Pdl, il quale ha parcheggiato il suo camion promozionale proprio di fronte al cimitero Maggiore. Nei giorni scorsi bastava passare in viale Milano, voltare lo sguardo verso il parcheggio e trovarsi davanti un Pedrazzini formato gigante, con un motto decisamente emblematico stampato sul manifesto: “È ora”, a caratteri cubitali. Che di fronte al camposanto fa un certo effetto e chissà quanti furiosi scongiuri ha scatenato nei passanti.
Si è lanciata nella campagna anche l’assessore ai trasporti di palazzo San Cristoforo, Nancy Capezzera. Che questa volta ci ha messo davvero la faccia: ha tappezzato gli autobus della Line (partecipata della Provincia) con il suo sorriso smagliante e la sua elegantissima, bionda acconciatura. E per vincere la scommessa in Fratelli d’Italia ha sfoggiato i suoi slogan preferiti: “Passione, competenza e coraggio”. Sempre la formazione di centrodestra ha riempito i taxi che viaggiano in città: i mezzi circolano con il logo tricolore e, sulla fiancata, un inequivocabile invito al voto per il partito guidato a livello nazionale da Giorgia Meloni e La Russa. In un certo senso, dal punto di vista del
“marketing”, i Fratelli d’Italia sembrano quasi imbattibili: i gadget comprendono biro, magliette, accendini, braccialetti, segnalibri e pure caramelle personalizzate. Oltre ai gazebo. Sul fronte del centrosinistra è stato il candidato alla Regione del Pd a dare il meglio di sé: il volto di Fabrizio Santantonio si scorge sul retro degli autobus della Star, colosso dei trasporti del Lodigiano. È da queste postazioni che l’ex consigliere del Pirellone lancia il suo appello per essere riconfermato a palazzo Lombardia. Così capita che mentre l’automobilista medio è fermo in coda, bloccato nell’ora di punta dal solito traffico e dal solito semaforo rosso, il “faccione” sorridente di Santantonio sfila
a rallentatore davanti al finestrino. Più visibile di così, si muore. Scaltra (ma dipende dai punti di vista) la Lega nord, che ha monopolizzato i parchimetri di via Paolo Gorini, nel centro storico della città del Barbarossa. Ci si avvicina per ritirare il tagliando, s’inserisce un euro, ed ecco che il foglietto si presenta con tutti i dettagli: data, orario, tempo di permanenza. Ma sul retro, a sorpresa, spunta il simbolo del Carroccio: inutile dire che l’idea sia finita al centro di mille attenzioni e altrettante polemiche. Chi di Lega ferisce, di Lega perisce. Su Facebook impazza l’originalissima “catena di Santantonio”, ideata per il consigliere Pd dai giovani che lavorano alla sua campagna. Che dice la catena? Semplice, «se 5 amici non taggherai, 5 anni di Lega avrai!».