Una colletta da 70 tonnellate di cibo
Oltre 300 quintali di
pasta, riso, legumi,
scatolame e olio
donati nel solo Lodigiano per i poveri
I volontari, in pettorina gialla, non si sono fermati un attimo: hanno passato tutta la giornata di sabato nei supermercati per proporre la “Colletta alimentare”, un modo facile per dare un sostegno immediato alle famiglie del Lodigiano in difficoltà economiche. Ai clienti lodigiani è spettato il compito di mettere nel carrello un sacchetto in più, da destinare ai bisognosi. «In tutto abbiamo raccolto 32mila chilogrammi di alimenti. C’è un calo di 50 quintali rispetto all’anno scorso, da attribuirsi sicuramente a un impoverimento generale, alle condizioni climatiche e all’apertura domenicale dei negozi» ha detto il coordinatore del Lodigiano, Albino Canepari, ringraziando il buon cuore sia di chi ha donato molto, sia di quelli che, con meno disponibilità, hanno donato meno, e ringraziando i circa 400 volontari presenti in 32 supermercati.
«Niente soldi, ma piuttosto riso, pasta, tonno in scatola, olio oppure legumi. Ormai siamo alla 17esima edizione: i lodigiani conoscono il meccanismo, e abbiamo avuto una risposta importante da parte dei cittadini» ha spiegato Roberto Spagliardi, coordinatore del gruppo di volontari presenta a Il Gigante. Organizzati con una quindicina di volontari, nell’ipermercato di Montanaso Lombardo sono stati raccolti raccolto centinaia di pacchi, e già nel primo pomeriggio il primo bancale di generi alimentari era stato inviato al magazzino di raccolta.
«Il magazzino è a Casalpusterlengo - ha detto Spagliardi -. Noi invitiamo i donatori a venire a vedere, e magari a dare una mano, quando il 14 dicembre smisteremo tutto ciò che abbiamo raccolto, e lo daremo alle 30 associazioni che sono assistite dal banco alimentare della Lombardia».
I volontari, d’altronde, non sono mai abbastanza: partner di questa manifestazione sono gli Alpini, che hanno lavorato come volontari in diversi discount, e poi gli studenti.
Coinvolti tramite gli sportelli di Lausvol, hanno collaborato a questa iniziativa in tutto il territorio. «I lodigiani non si tirano indietro davanti al bisogno, anche perché l’iniziativa è ormai consolidata a livello nazionale - ha detto Antonio Villa, coordinatore al centro MyLodi -. Chi dona sa che il contributo arriva a destinazione».
Anche al Carrefour di viale Italia, del resto, il coordinatore Walter Corrada ha espresso la stessa opinione: «Se c’è un calo nelle donazioni, è solo perché veramente molti non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, e donare anche poco risulta difficile - ha detto -. Tuttavia, gli italiani sono un popolo generoso: malgrado i problemi, tutti quelli che passano di qui sono animati dallo spirito di solidarietà e danno quello che possono».
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