«L’amministrazione comunale conosce ed apprezza la dedizione al dovere delle forze dell’ordine e sa che questo encomiabile impegno si scontra ogni giorno con carenze di organico e difficoltà organizzative, ma episodi come quello verificatosi l’altra notte nel centro storico, con due locali ed un negozio depredati dai ladri, e poche ore prima una rapina in strada nell’oltre Adda, non possono che destare preoccupazione: è per questo che chiediamo uno sforzo supplementare per intensificare il presidio della città nelle ore notturne».
Lo dichiarano il sindaco Lorenzo Guerini e l’assessore alla sicurezza Umberto Pensa. «Occorre distingue tra l’azione repressiva delle forze dell’ordine, che anche in sede locale consegue puntualmente importanti risultati, e quella di prevenzione – sottolinea Pensa – che invece sconta gravi carenze oggettive, dovute alla insufficiente disponibilità di personale e mezzi, come peraltro è stato ripetutamente segnalato dalle organizzazioni sindacali di categoria ed ancora oggi rammentato. La situazione reale vede la disponibilità di una sola volante in servizio notturno per l’intera città e ciò evidentemente non basta ad offrire adeguate garanzie».
«Oggi ho nuovamente manifestato al Prefetto la nostra preoccupazione per questo stato di cose – aggiunge il sindaco – Come sempre, ho riscontrato grande attenzione e sensibilità e sono sicuro che, pur nelle ristrettezze che purtroppo limitano la capacità di azione delle forse dell’ordine, il problema verrà tenuto nella giusta considerazione. Non si tratta di destare allarmi, ma di cogliere ed affrontare uno stato di disagio che si basa su fatti concreti, benché non limitati alla città di Lodi, che richiedono soluzioni adeguate».
«L’amministrazione comunale conferma dal canto suo totale disponibilità a collaborare in tutte le forme che le sono consentite – spiega l’assessore Pensa – a partire dalle iniziative programmate nel Patto per la Sicurezza, tra le quali in particolari il sistema di videosorveglianza in corso di realizzazione, le cui cablature, peraltro, potrebbero “ospitare” anche i collegamenti di impianti di controllo di negozi, aziende ed altri edifici: si tratta di una infrastruttura pubblica che verrebbe messa a disposizione dei privati, favorendo una efficace sinergia. L’azione di contrasto alla criminalità non è però una funzione attribuita ai Comuni, come tra l’altro giusto oggi hanno sottolineato in dichiarazioni televisive alcuni miei colleghi assessori di importanti città amministrate da differenti coalizioni politiche. C’è bisogno di uno sforzo in più: conosciamo benissimo le difficoltà che ostacolano l’attività delle forze dell’ordine, ma in qualche modo bisogna cercare di superarle, perché la cittadinanza chiede giustamente un maggior presidio della sicurezza».
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